Pino Romano formalizza dimissioni da presidente della Commissione Sanità.

Il Pd chiede di revocarle, nel frattempo, chiede alla Giunta l'approvazione del piano ospedaliero.

Il presidente della Commissione Sanità, Pino Romano, con una lettera inviata al Presidente del Consiglio regionale, ai componenti dell’Ufficio di presidenza, al Presidente della Regione e a tutti i componenti della III Commissione ha formalizzato le sue dimissioni.

Ecco la lettera:

Sento sulla funzione istituzionale da me svolta il fallimento politico su due punti da me dichiarati prioritari all’atto della mia elezione avvenuta con un consenso ampissimo: autorevolezza della Commissione nell’interlocuzione con il Governo regionale e ricerca della massima convergenza politica.

Tutti i commissari durante questo anno di attività hanno manifestato il dissenso, la scarsa considerazione, l’inesistenza documentale soprattutto in materia di riordino, nei confronti del Governo regionale.

Regolamenti importanti e di sistema hanno conseguito in Commissione consenso unanime, contributo poco considerato in fase di approvazione definitiva.

Le tornate degli ultimi 5 anni dimostrano che la Sanità e le sue problematiche sono sempre meno influenti sul consenso elettorale. Questa consapevolezza mi ha portato a collocare la sanità al di sopra della quotidiana e demagogica querelle politica, impegnandoci tutti a dare un contributo super partes a migliorare ed efficientare il sistema nell’interesse supremo della Puglia e dei pugliesi.

Mi rendo ben conto della ghiotta opportunità offerta dalla maggioranza alle forze di opposizione con le sue defaillances, ma la seduta poteva comunque concludersi diversamente dopo le garanzie date dal dott. Ruscitti, alle quali ritengo comunque di aver dato un importante contributo.

E’ utile quindi una discussione politica nella maggioranza e nella Commissione; queste mie dimissioni possano consentire una discussione serena.

 

A seguire si è riunito in mattinata il gruppo regionale pugliese del Partito democratico.

Ecco il comunicato:

 

Si è conclusa la riunione del gruppo regionale pugliese del Partito Democratico, convocata questa mattina, per le valutazioni in merito a quanto accaduto ieri in commissione Sanità sul piano di riordino ospedaliero.

I consiglieri regionali del Pd hanno espresso vicinanza e gratitudine al presidente Pino Romano per il prezioso lavoro svolto a supporto della commissione Sanità che, in questi mesi, ha avuto un ruolo importante nell'accogliere tutte le proposte in grado di avvicinare il piano di riordino ospedaliero alle istanze dei cittadini e dei territori.

Per questo è stata avanzata la richiesta al presidente Romano di revocare le proprie dimissioni e di continuare a presiedere la commissione.

I consiglieri regionali del Pd non sottovalutano i possibili disagi dei cittadini legati alla nuova organizzazione ospedaliera pugliese. Tuttavia ritengono che, nonostante i rigidi parametri imposti dal DM 70 e dalla legge di stabilità, è stato fatto tutto il possibile per costruire un modello di organizzazione sanitaria più efficiente e rivolta ai bisogni dei malati.

Pertanto, accogliendo le ulteriori rassicurazioni che, anche ieri, in sede di commissione il direttore generale del dipartimento Politiche della salute, Giancarlo Ruscitti, ha fornito in risposta alle innumerevoli istanze sottoposte dai consiglieri della III commissione, il gruppo consiliare del Pd chiede alla Giunta regionale di procedere alla attuazione del piano di riordino.

Considerando concluso l'incidente che ha riguardato un consigliere regionale del Pd, viene stabilito, infine, di sottoporre all'intera maggioranza una riflessione sulla tenuta della stessa, per evitare che localismi e campanilismi prendano ancora il sopravvento sui principi di lealtà e responsabilità che giustificano i doveri di una maggioranza di governo fondata sulla ambizione di cambiare la Puglia".

 

 

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.