Doppio cognome per i figli: comunicazione del consigliere comunale Fernando Orsini

Come è a tutti noto, recentemente la Corte Costituzionale con un’innovativa sentenza, la 286 dell’8.11.2016, ha dichiarato la illegittimità costituzionale di alcuni articoli del codice civile,

nella parte in cui non consentono ai coniugi, di comune accordo, di trasmettere ai figli, al momento della nascita, anche il cognome materno.

         In via consequenziale, la Consulta ha anche esteso l’illegittimità costituzionale e, quindi, gli stessi effetti della pronuncia, alla norma che disciplina il cognome del figlio nato fuori dal matrimonio ed alla disposizione, sempre dello stesso codice, che disciplina il cognome dell'adottato, nella parte in cui non consente ai coniugi in caso di adozione compiuta da entrambi, di attribuire, di comune accordo, anche il cognome materno al momento dell'adozione.

         Stante la decisione della Corte, viene definitivamente rimossa dall'ordinamento la preclusione della possibilità di attribuire ai figli, al momento della nascita, di comune accordo, anche il cognome materno.

         L'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale è immediata, per cui, in attuazione della stessa, l'ufficiale dello stato civile dovrà accogliere la richiesta dei genitori che, di comune accordo, intendano attribuire il doppio cognome, paterno e materno, al momento della nascita o al momento dell'adozione per i propri figli.

         Poco più di una settimana fa, il Ministero dell’Interno, tramite le Prefetture, con una propria Circolare, ha impartito ai Comuni le opportune direttive, sollecitando i sindaci a fare in modo che gli uffici di stato civile accolgano senza indugio le richieste dei genitori che di comune accordo intendano attribuire ai figli il doppio cognome al momento della nascita o a quello dell’adozione.

         Con la mia comunicazione - ha detto il consigliere Orsini - al di là degli aspetti prettamente burocratici demandati all’ufficio di stato civile, intendo sollecitare l’Amministrazione comunale - come avvenuto anche per la “dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti” - a voler pubblicizzare al massimo, con l’inserimento di un banner sul sito istituzionale, l’affissione di manifesti murali e, comunque, con ogni altra modalità che sarà ritenuta più opportuna, i provvedimenti rivenienti dalla decisione della Corte Costituzionale, facendo comprendere ai cittadini nel modo più chiaro possibile che i genitori che vogliano attribuire ai propri figli il doppio cognome, paterno e materno, al momento della nascita o al momento dell'adozione, sempre che ci sia accordo fra loro, d’ ora in poi lo possono fare senza alcun intoppo burocratico.  

Fernando Orsini

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