Mimmo Stella al Sindaco: Caro Pompeo ...

Ritorno per una volta sul centro storico, solo per un piccolo chiarimento e poi mi taccio, nella speranza che tu possa ritrovare nel frattempo, la strada maestra.

Purtroppo nella tua analisi sulle critiche che hai ricevuto in proposito, sei stato molto superficiale senza entrare minimamente nel merito delle problematiche messe sul tavolo, ad iniziare dalla richiesta di un tuo coinvolgimento diretto alla delega.

E' evidente che ad oggi, abbiamo due visioni diverse di centro storico.

A te "pare essere più vivo e vegeto che mai" e ti accontenti della festa del carciofo di ieri, dell'apertura del Museo dell’arte sacra (privato), dell'altro ieri e di un lentissimo percorso intrapreso per la valorizzazione di Piazza dei Commestibili.

Io vedo una grande risorsa nel centro storico, con enormi potenzialità inespresse e tante criticità che si continua a far finta di non vedere.

ho postato queste due foto per farti notare, con due esempi, la differenza di visione che io e te abbiamo sul centro storico.

Nella prima foto si nota, il forte degrado urbano di via dei Florenzia, racchiusa tra la bellissima via degli Azzollino, San Cosimo, il retro della chiesa madre e Palazzo Cavaliere:

Io lì ci vedo il buio e tu, pare, la luce.

la seconda foto ritrae invece, la tomba di "Paivas", una delle più importanti tombe monumentali tra quelle che compongono la necropoli "invisibile" sotto al "Nedina", in via castello:

io lì ci vedo la luce e tu, pare, il buio.

Questo purtroppo succede a chi non riesce a vedere oltre il proprio naso.

Un ultimo chiarimento invece lo voglio fare quando riferendoti alla mia persona, scrivi:

"...E’ una mission che sta nelle corde naturali di chi è esperto ed esperisce senza doversi preoccupare di null’altro che dell’oggetto dei suoi studi".

Caro Pompeo stai sereno, non ho il tempo nè la voglia di dedicarmi al tuo operato che per me non è vitale. Vorrei solo ricordarti che anche io ho una famiglia a cui dedicarmi, un lavoro di responsabilità che mi impegna molto anche la notte, essendo impegnato a tempo pieno, nella sala operatoria della terapia intensiva coronarica e fra l'altro, cerco di svolgere al meglio anche la carica di coordinatore provinciale dell'esecutivo sanità cgil. Il mio tempo preferisco dedicarlo molto più volentieri a chi un lavoro non ce l'ha, a chi fa una vita da precaria/o o per tutelare i diritti dei lavoratori. Posso dire pero' che in tutti questi anni, l' esperienza di cittadinanza attiva anche e soprattutto a tutela della città vecchia, mi ha portato ad imparare anche a fare il cittadino.

Forse tu devi ancora imparare a fare il Sindaco ma l'aspetto positivo e' che hai altri tre anni davanti a te. In bocca al lupo e buon lavoro

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