La risposta dell'Assessore D'Ancona al consigliere Dimastrodonato

Per un problema tecnico solo nella giornata di ieri è pervenuta la comunicazione dell'Assessore D'Ancona relativa alla questione di Viale Indipendenza.

Riteniamo opportuno per completezza di informazione dei nostri lettori, seppur in ritardo, pubblicare quanto pervenuto.

Egregio direttore, in riferimento all’articolo pubblicato sulla Sua testata ieri circa il nuovo assetto viario in via Indipendenza, pur non condividendone l’oramai consueto metodo adottato dal consigliere Dimastrodonato di affrontare argomenti di tale rilevanza solo attraverso l’esclusivo uso dei media, mi vedo costretto a dover fare delle puntualizzazioni per tutelare al meglio la dignità di tutti i soggetti coinvolti, tra i quali i tecnici comunali, che hanno provveduto alle attività di vigilanza svolta continuamente ed in largo anticipo rispetto alla polemica odierna, segno di attenzione rispetto alle problematiche che possano nascere durante la realizzazione di una opera pubblica, nonché il collaudatore dell’opera.

Procedo per gradi, spiegando che, non appena è stata completata la prima fase dell’opera della rotatoria nonché la prima parte della sede stradale, una volta riaperto l’accesso al traffico, abbiamo effettuato i primi sopralluoghi, anche in assenza dell’azienda costruttrice in pausa per la settimana ferragostiana. Risale, al 20 di agosto, ben prima dell’articolo in questione, una richiesta partita dai miei uffici di incontro congiunto con l’azienda Cea per discutere di alcune criticità rilevate sulla costruzione dell’assetto viario; in particolare la necessità di modificare il marciapiede nel punto del restringimento dove c’è una abitazione privata, per realizzare un marciapiede adeguato e dare continuità senza scendere sulla strada; la realizzazione di un attraversamento pedonale rialzato anche nella parte bassa di viale Indipendenza, e cioè prima dell’arrivo in via San Lorenzo, per poter passare dall’altra parte della strada; un attraversamento pedonale rialzato, di maggiore dimensione in larghezza, anche nella parte d’ingresso della struttura che sta nascendo; la mitigazione del raggio di curvatura dell’ingresso in rotatoria per rendere più agevole e morbida la viabilità in quel punto, soprattutto per mezzi lunghi e pesanti anche se li ho visti attraversarla anche a 60/70 km/h. È bene ricordare anche che il nuovo assetto è nato in virtù della idea di creare in futuro una nuova zona 30 e di una strada che sarà completamente interdetta ai mezzi pesanti quando verranno realizzate viabilità alternative come le strade di piano. Il rischio probabile causato dal repentino cambio di direzione per passare dalle due corsie ad una sola corsia, che deve avere una modalità più morbida ed evidente, oltre ad una corretta segnalazione ed illuminazione; il deflusso delle acque piovane, visto che si vanno a realizzare degli attraversamenti pedonali rialzati e non si vogliono creare degli sbarramenti; l’agibilità nella svolta stretta a destra dei mezzi pesanti che provengono da via san Lorenzo lato centro città.

Abbiamo anche discusso della eventuale necessità di creare parcheggi o probabili accessi a nascenti passi carrabili nel futuro sul lato opposto alla struttura; della tipologia di verde attrezzato da utilizzare nelle aiuole spartitraffico, nel parcheggio e sulla aiuola della rotatoria al fine di evitarne quanto più possibile la manutenzione futura. Abbiamo discusso della presenza dei pozzetti della fogna bianca e nera ora all’interno dell’aiuola spartitraffico e quindi renderne nuovamente agibile la manutenzione; abbiamo discusso che bisogna sistemare le altre luci presenti su via Indipendenza, coperte dagli alberi e che in presenza della nuova opera e che la differenza di illuminamento potrebbe creare un effetto “galleria” e quindi di abbagliamento proprio in prossimità del restringimento della carreggiata; abbiamo discusso di limiti di velocità e di segnaletica orizzontale e verticale. Tutto questo martedì mattina sarà portato alla mia attenzione nonché degli uffici competenti con atti e planimetrie planimetrie per lo studio delle varie opzioni risolutive.

Ho voluto chiarire tutto ciò non perché vorrei far vedere che sono stato più veloce e più bravo del consigliere Dimastrodonato. Mi premeva mettere a conoscenza la mia risposta non è un voler contro ribattere a tutti i costi al Consigliere, ma un voler sottolineare che il sistema funziona e gli uffici hanno svolto il loro lavoro in autonomia e consapevolezza in osservanza del ruolo che gli compete rispetto alle necessità di tutela di un territorio.

È questo il vero successo di chi amministra e io questa volta voglio farlo emergere come non mai perché chi viene a fare investimenti nel nostro territorio sappia che esistono le regole e il controllo. Grazie.

Roberto D’Ancona, assessore comunale

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.