La situazione del PTA di Mesagne

Si è svolto questa mattina, nella sede della direzione centrale della ASL di Brindisi, l’incontro fra le delegazioni istituzionali del Comune di Mesagne e della ASL/BR.

L’incontro era stato da me chiesto circa 20 giorni fa per fare il punto sullo stato di attuazione del nostro PTA.

Per il Comune di Mesagne oltre al sindaco erano presenti il Presidente del Consiglio Comunale avv. Giuseppe Semeraro ed il Consigliere Provinciale dr. Ninni Mingolla; per la ASL, oltre al Direttore Generale dr. Giuseppe Pasqualone, erano presenti il Direttore Sanitario dr. Angelo Greco, il Direttore Amministrativo dr.ssa Caterina Diodicibus ed il Direttore del Distretto dr. Michele Morgillo. Dell’incontro riporto i dati salienti e di maggiore interesse pubblico, seguendo la traccia del protocollo d’intesa, a suo tempo, sottoscritto fra Regione, ASL e Comune.

Ospedale di Comunità: sono stati regolarmente attivati i 12 posti letto per adulti previsti mentre non sono stati attivati ( e forse mai lo saranno) i 4 posti letto pediatrici. I servizi offerti sono ormai a regime, il tasso approssimativo di occupazione dei posti letto fin qui registrato è stimato intorno al 60%. Il servizio andrebbe certamente ampliato con ulteriori posti letto e ulteriormente sostenuto da un maggiore coinvolgimento dei medici di medicina generale.

Hospice (centro residenziale per le cure palliative - previsti 12 posti letto da allocarsi al terzo piano) . E’ stata regolarmente espletata la gara per l’individuazione del soggetto gestore ed è stato approntato il progetto preliminare per l’adeguamento strutturale dei padiglioni destinati. Entro pochi giorni saranno ultimate le procedure amministrative per l’indizione della gara per l’affidamento dei lavori. Fra redazione del progetto definitivo e ultimazione dei lavori si stima che passeranno non meno di tre anni. La ASL con uno specifico accordo di programma ha ottenuto dalla Regione un incremento dell’investimento per l’Hospice fino a 4,5 ml di euro sugli 8 ml di euro complessivamente previsti per le opere di adeguamento strutturale dell’intero PTA, quindi si stima o si spera che questo servizio possa andare anche oltre i 12 posti letto previsti.

Piastra ambulatoriale: tutti i servizi previsti, compresi i day service chirurgici, sono partiti anche se non sono tutti a pieno regime rispetto al monte ore previsto. Possiamo stimarne fin qui un utilizzo al 60/70% del potenziale massimo previsto. Relativamente recente l’attivazione del servizio di nefrologia, di terapia del dolore che completano il panorama delle specialità previste. Anche la dotazione strumentale si va completando con l’endoscopia digestiva, la cistoscopia, l’EMGrafia, il doppler vascolare oltre ai servizi già avviati di ecocardiografia, ECG basale e sec. Holter ecc..

Alcuni servizi hanno già guadagnato livelli prestazionali e standard di qualità molto elevati sul territorio provinciale (oculistica, cardiologia ecc...), altri hanno bisogno di essere ulteriormente sostenuti in risorse umane e dotazioni strumentali per rispondere in tempi ragionevoli ad un fabbisogno crescente del territorio. La gran parte di questi servizi ( attualmente sparsi) debbono essere centralizzati al piano primo ( sopra i locali del pronto soccorso). Fra lavori di adeguamento (in corso di ultimazione), tempi tecnici per il collaudo, per le forniture , per l’accreditamento regionale si stima che questo spostamento possa compiersi entro la fine dell’anno.

TAC. Lunedì 17 settembre si apre ufficialmente l’agenda delle prenotazioni ed il servizio sarà regolarmente avviato. Va precisato che ad attivarsi sarà una “macchina” che risale al 2001 con una potenza di risoluzione di 16 slide ( a fronte delle più moderne che raggiungono i 64 slide) che quindi non può effettuare un tipo di diagnostica complessa e che opererà per sole 20 ore settimanali. Se a questo aggiungiamo anche che la RMN in dotazione presso il servizio di radiologia può effettuare solo una diagnostica distrettuale (prevalentemente articolare) si capisce come il potenziale strumentale per la diagnostica radiologica in dotazione al nostro PTA sia veramente vetusto e inadeguato ai tempi e alle richieste.

Centro di raccolta sangue: dopo la lunga attesa per il processo di accreditamento regionale conclusosi soltanto 20 giorni fa, finalmente domenica prossima il centro sarà inaugurato e riceverà la prima raccolta grazie alle associazioni di volontariato del nostro Comune

Entro l’anno si dovrebbe trasferire anche il Centro di Salute Mentale nei locali dove una volta era allocato il laboratorio analisi, mentre il Consultorio Familiare si è già spostato al secondo piano e nei locali liberati ha preso posto la Porta Unica d’accesso (PUA). E’ attivo altresì il servizio infermieristico e il servizio di riabilitazione motoria e neuro-motoria.

Questi sono i dati estrapolati dall’incontro che meriterebbero di essere meglio dettagliati in una relazione specifica che includa anche una valutazione sui parametri di efficacia/efficienza dei servizi offerti.

Va precisato infine che questo processo di riorganizzazione del nostro PTA è ancora sub-judice e attende di essere ratificato nei prossimi mesi dall’approvazione definitiva da parte della Regione del “regolamento sul modello organizzativo e di funzionamento dei PTA” secondo quanto disposto dalla DGR 1001 del 12/6/2018. Questo documento consentirà il definitivo accreditamento e finanziamento dei servizi attivati o in via di attivazione. Siccome tuttavia la delibera di che trattasi contiene passo passo tutti i servizi da noi posti in convenzione, compresa l’istituzione di 20 posti letto in RSA pubblica, è verosimile che tutto ciò che abbiamo previsto sarà finanziato e regolarmente accreditato.

Considerazioni conclusive. Il processo di conversione dell’ospedale “S. Camillo de Lellis” in Presidio Territoriale d’Assistenza, pur tra difficoltà oggettive e qualche colpevole ritardo, procede esattamente nel verso che abbiamo concordato e verosimilmente sarà compiutamente realizzato anche se non nei tempi attesi e programmati. Questo imporrà a tutti di confrontarci con una realtà che è profondamente mutata poiché l’offerta di servizi sanitari nella nostra città non avrà più le caratteristiche storiche dell’ospedale “S. Camillo” ma avrà tutt’altra connotazione con una proiezione più rivolta al territorio e più centrata sul tema della cronicità.

Il Sindaco

dr. Pompeo Molfetta

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