Pd: sopralluogo piattaforma ecologica di Via Murri e impianto di Via Sandonaci

Nella mattinata di oggi con una delegazione del gruppo consiliare e della segreteria del PD abbiamo effettuato un sopralluogo presso la piattaforma ecologica di via A. Murri nella zona industriale di Mesagne.

 

Sollecitati da diversi operatori della zona PIP che da giorni lamentano la persistenza di odori nauseabondi provenienti dalla piattaforma, ci siamo voluti rendere conto di quale fosse la situazione costatandone la insostenibilità.

Vi è un problema serio che riguarda il sistema di raccolta delle acque piovane che riempiono le cisterne preposte alla raccolta del percolato il quale non defluisce attraverso le griglie creando così una situazione insopportabile per chi è costretto a lavorare nella piattaforma ogni giorno e per le imprese e le attività che si trovano in quella zona. Il piccolo serbatoio, che dovrebbe evitare l'accumularsi del percolato che non scorre nelle griglie ostruite, si riempie in meno di ventiquattro ore e di fatto non è sufficiente a risolvere il problema. Lo svuotamento della cisterna attraverso interventi di autospurgo dovrebbe essere fatto in corrispondenza della raccolta della frazione organica dei rifiuti e soprattutto quando si verificano eventi piovosi. Il Comune dovrebbe verificare che tali interventi, a carico della ditta che gestisce il servizio, siano svolti con una certa regolarità. E' doveroso assumere decisioni con urgenza per risolvere questo problema, non è più accettabile che il prezzo di una situazione che si trascina da anni lo paghi solo la gente che lavora dal momento che il Comune non riesce a garantire i lavori  di adeguamento del sistema di raccolta e chi ha la responsabilità di gestione degli impianti lascia che si determini questa situazione senza che nessuno gliene chieda conto.

Versa invece in stato di totale abbandono (come si può vedere dalle immagini) l'impianto di via San Donaci. Ricordiamo che il terreno sul quale è stato realizzato, con soldi pubblici della regione Puglia e con una quota di cofinanziamento del comune di Mesagne, è un bene confiscato alla criminalità organizzata alcuni anni fa. I lavori sono stati effettuati e in questi anni bisognava solo occuparsi della gestione ma nulla è stato fatto. Anche quella poteva essere occasione di sviluppo e nuova occupazione affidando la struttura a cooperative di giovani o associazioni che fossero impegnate nel campo della raccolta e del riuso del cartone, dell'alluminio o del ferro proiettandosi sempre più verso la frontiera dell'economia circolare.

Partito Democratico Mesagne

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