Case popolari, una boccata d’ossigeno: 678mila euro alla città

La Regione Puglia ha concesso un finanziamento di circa 678mila euro al Comune di Mesagne

per interventi di manutenzione straordinaria su immobili di proprietà comunale destinati ad edilizia residenziale pubblica. Il finanziamento segue una specifica istanza ed una progettazione interna presentata a fine agosto 2015 dalla Giunta Molfetta allora in carica.

Gli interventi riguardano i fabbricati siti in via Geofilo, 34; piazzetta dei Coronei, 36; Vico DeMitri, 10; via A. Profilo, 9; via Carducci; via Marantonio Catiniano, 58/b e via G. Falcone, 18.

I comuni beneficiari dei finanziamento saranno presto convocati a Bari per una generale illustrazione delle linee di intervento e dei progetti esecutivi da realizzarsi. Anche ARCA SUD Puglia (ex IACP) ha ricevuto un corposo finanziamento per intervenire sul patrimonio edilizio di sua proprietà insistente nel Comune di Mesagne, dove pure risiedono nuclei familiari insediati secondo la graduatoria predisposta dal Comune.

Una boccata d’ossigeno per un problema che è diventato insostenibile poiché, mancando negli anni interventi sistematici di manutenzione ordinaria sia da parte della proprietà che da parte dei residenti, il patrimonio edilizio residenziale è complessivamente degradato e le condizioni di agibilità e vivibilità sono al limite della tolleranza.

I dirigenti ARCA nei giorni scorsi hanno incontrato sul tema il Sindaco Pompeo Molfetta, l’assessore Roberto D’Ancona ed i dirigenti dell’Ufficio Patrimonio perché si impone ormai da tempo una revisione completa dello stato abitativo agevolato nella nostra città. ARCA ha evidenziato la persistenza in molti casi di palese violazioni di legge per occupazione abusiva, allacci abusivi, ritardo o mancato pagamento delle utenze e dei canoni di locazione. Una situazione che, anche per effetto di una direttiva del Ministero degli Interni e della Prefettura, non può essere oltre tollerata e che produce per ARCA una debitoria che spinge l’ex IACP verso il dissesto finanziario per cui presto alla ricognizione seguiranno azioni di dissuasione fino allo sfratto.

Il Sindaco ha ribadito la necessità congiunta di far rispettare le norme e di adottare tutti i sistemi previsti per la riscossione coattiva del debito mentre sugli sfratti esecutivi ha predicato prudenza poiché di rimando in genere scoppia sempre un problema sociale che ritorna ancor più drammatico nelle mani delle Amministrazioni Comunali le quali non sono generalmente in grado di farvi fronte.

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