«Lesson for good» leroy merlin e comune insieme per dare nuova vita alla “Misericordia”
Sarà rimessa a nuovo da intraprendenti appassionati del fai da te la struttura comunale della Misericordia,
per anni ricovero temporaneo per situazioni emergenziali, di recente liberata per volontà dell’Amministrazione Comunale che ha progettato di trasformarla in un Centro Servizi per la «Rete cittadina contro le povertà».
Un importante aiuto a questa nuova missione arriverà dal Gruppo Leroy Merlin grazie all’iniziativa «Lesson for good» prevista in tutta Italia per il prossimo sabato 15 dicembre in collaborazione con l’associazione Bricolage del Cuore. Il progetto prevede «lezioni pratiche di fai da te non in negozio, come solitamente avviene, ma presso scuole, case famiglia, onlus e strutture di accoglienza. Una vera e propria maratona di volontariato– spiegano da Leroy Merlin - grazie alla quale materiali e impegno di collaboratori Leroy Merlin e clienti rimarranno a disposizione di chi vive quegli spazi, migliorandone la vita. Perché tutti hanno diritto alla propria casa ideale».
L’appuntamento mesagnese è stato denominato «Coloriamo l’allegria» e vedrà impegnati il tutor del punto vendita di Mesagne Michele Mancino e l’esperto di vernici Daniele di Terlizzi accompagnare una pennellata dopo l’altra i circa quindici clienti-allievi provenienti da Mesagne e dal circondario.
«Ringrazio il gruppo Leroy Merlin e la direzione del negozio di Mesagne per aver scelto di aiutare la Misericordia mettendo a disposizione materiali e competenze – ha fatto sapere l’assessore ai servizi sociali Maria Teresa Saracino – Quando la professionalità e la formazione incontra la solidarietà l’intera comunità ne trae arricchimento. Lesson for good – spiega ancora la delegata del Sindaco - sarà il primo passo per dare nuova vita ad una struttura che continuerà a servire i meno fortunati della nostra città. Ringrazio particolarmente i Servizi Sociali comunali che con dedizione certosina hanno studiato per ogni ospite della Misericordia un dignitoso progetto individuale che permettesse loro di lasciare la struttura».