Il bilancio di un anno di attività dei Carabinieri
Il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi chiude il “bilancio” di un anno d’attività (dati aggiornati al 15 dicembre 2018).
I dati relativi all’attività di prevenzione e contrasto dei reati in Brindisi e provincia riferiti al periodo 1 gennaio – 15 dicembre 2018, in relazione allo stesso periodo dello scorso anno, sono eloquenti: 654 arresti e 2.842 persone denunciate; 239 arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti con più di 340 kg di droga sequestrati (Kg. 2,68 di cocaina, Kg. 3,53 di eroina, Kg. 111,37 di hashish e Kg. 223 di marijuana); 212 arresti per furto, di cui 21 sono stati effettuati per furti in esercizi commerciali, 15 per furti di auto/moto, 24 per furti in abitazioni e 21 per scippo; 69 rapinatori assicurati alla giustizia; 604 le persone segnalate al Prefetto per l’uso personale di sostanze stupefacenti (+35%, nel 2017 erano 447); più di 37.000 servizi tra pattuglie e perlustrazioni effettuate, per un totale di 225.652 ore di servizio, con 132.117 (+45%, nel 2017 erano 93.130) persone identificate contestualmente al controllo di oltre 88.471 mezzi. Da segnalare l’importante impulso conferito all’attività di controllo alla circolazione stradale, tesa in particolare a contrastare il fenomeno della guida senza cinture di sicurezza o – in caso di motoveicoli – da parte di centauri privi di casco. Complessivamente sono state elevate 23.068 contravvenzioni (+33%, nel 2017 erano 15.006). Nello specifico, le infrazioni al C.d.S. più sanzionate sono state la mancata revisione degli auto-motoveicoli, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, il mancato possesso dei documenti di circolazione e la mancanza di copertura assicurativa. Parimenti sono aumentati i controlli con l’utilizzo dell’etilometro finalizzati a contrastare l’assunzione smodata di bevande alcoliche da parte dei conducenti di veicoli, disposti soprattutto nelle ore notturne dei giorni prefestivi e festivi, di cui è stata riscontrata negli ultimi tempi una maggiore incidenza, in ragione della presenza di numerosissimi giovani nelle zone ove sono ubicate le discoteche maggiormente frequentate e soprattutto sulle strade statali e provinciali particolarmente interessate dal traffico di afflusso e deflusso di tali locali di divertimento. In questa direzione, l’Arma ha conseguito l’apprezzata e proficua collaborazione del servizio d’emergenza “118”, al fine di poter far fronte comune nell’arginare il triste fenomeno degli incidenti stradali. Infatti, con l’ausilio degli operatori del servizio, specializzati nell’effettuare i prelievi finalizzati agli accertamenti tossicologici per individuare eventuali profili di responsabilità in ordine all’assunzione di stupefacenti durante la guida, sono stati effettuati ben 68 servizi sulle maggiori arterie stradali della provincia, per un totale di 408 ore.
È da registrare, inoltre, l’impegno dell’Arma sul fronte delle misure di prevenzione e in particolare con riferimento all’aggressione dei patrimoni indebitamente acquisiti dalle organizzazioni criminali, che ha consentito di annotare importanti risultati.
L’andamento della delittuosità generale, nell’anno oggetto di valutazione, ha subìto una flessione dell’11% (delitti consumati: 12.781 nel 2017 e 11.323 nel 2018) su tutto il territorio provinciale.
L’Arma, nel 2018, ha perseguito l’81,6% dei delitti commessi, ben 9.238 su 11.323, di cui 2.538 scoperti (27% di quelli perseguiti). La percentuale dei delitti scoperti è: nazionale: 18,8 %; regionale: 20,9 %; provinciale: 27,2 %.
In tale generale contesto, è utile soffermarsi sui reati predatori, fonte di perdurante allarme sociale su tutto il territorio nazionale.
Al riguardo, si segnala una diminuzione dell’11% (dato complessivo) del delitto di furto (6.268 nel 2017 e 5.601 nel 2018) sull’intera provincia. In relazione alle 125 rapine (l’11% in meno del 2017, con 134), spesso caratterizzate da lieve danno economico, si rappresenta che l’Arma ha proceduto per 83 delitti (dato che rappresenta il 66% delle rapine commesse), di cui 28 scoperti, pari al 34% del totale per cui procede l’Arma. Dal 1° novembre 2018 a oggi, le rapine consumate sono diminuite del 62% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 34 a 13.
I contributi dell’Arma alla formazione della «Cultura della legalità» sono:
– Anno scolastico 2017/2018: Svolte 85 conferenze presso 45 istituti scolastici a cui hanno partecipato oltre 9.000 studenti
– Anno scolastico in corso 2018/2019: ad oggi, svolte 26 conferenze presso 26 istituti scolastici a cui hanno partecipato, per ora, 4.970 studenti. Nuovi, ulteriori incontri, sono in programma nel 2019.
Qui di seguito, sono elencate alcune tra le principali attività condotte nell’anno:
– 30 gennaio 2018: i Carabinieri della Stazione di San Michele Salentino unitamente a militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni con il supporto del Reparto Operativo di Brindisi, hanno tratto in arresto Gioia Christian, 18enne del luogo, per lesioni personali e porto abusivo di armi che in reazione a una presunta spedizione punitiva per una ragazza contesa, ha esploso quattro colpi di fucile all’indirizzo di un gruppo di giovani, ferendone otto di striscio di cui tre medicati in ospedale;
– 31 gennaio 2018: i Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 33enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi clandestine da sparo con relativo munizionamento e ricettazione. L’uomo è stato trovato in possesso di un fucile a canne mozze con matricola abrasa, con 8 cartucce, di cui una in canna, una pistola cal. 7.65 con matricola abrasa con 4 proiettili, oltre a 45 gr. di cocaina suddivisa in 4 involucri di cellophane da 10 gr. ognuno e 1 da 5 gr.;
– 31 gennaio 2018: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi unitamente agli agenti della Squadra Mobile della Questura di Brindisi hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi: Kalyta Denis Andriyovych, 19enne di origine ucraina, residente a Brindisi e Quaranta Giovanni, 21enne di Brindisi, per il reato di rapina perpetrata nel centro scommesse Eurobet di Brindisi nel giugno 2017, fruttata un bottino di 400 €;
– 31 gennaio 2018: in Francavilla Fontana, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, una pensionata 72enne del luogo. La donna è stata trovata in possesso di 86 panetti di marijuana essiccata per un peso complessivo di 91,7 Kg., occultati nella cantina di pertinenza dell’abitazione;
– 7 febbraio 2018: i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, collaborati da quelli del capoluogo etneo, in Fasano, Oria, Brindisi e Catania, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Brindisi nei confronti di 15 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di detenzione e cessione in concorso di sostanze stupefacenti e ricettazione, tentata estorsione, rapina, nonché detenzione e porto abusivi di armi da fuoco. L’indagine, avviata nel febbraio 2017 e conclusasi nell’agosto successivo, ha permesso di disarticolare due distinti gruppi malavitosi dediti al traffico di sostanze stupefacenti provenienti dall’Albania. L’attività investigativa, in particolare, ha consentito di arrestare nella flagranza del reato quattro soggetti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrare complessivamente 800 kg di marijuana, ricostruire un episodio di tentata estorsione con l’uso di armi da sparo per una partita di droga non pagata, individuare i luoghi di occultamento/stoccaggio dello stupefacente;
– 22 febbraio 2018: i Carabinieri del Comando Provinciale, in Brindisi e Francavilla Fontana, hanno eseguito un decreto di sequestro anticipato finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili, emesso dal Tribunale di Lecce, su richiesta di quella Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia. Il provvedimento riguarda tre attività commerciali di Capuano Salvatore, personaggio di spicco della “Sacra Corona Unita” (SCU), frangia dei “Mesagnesi”. Il patrimonio oggetto di sequestro è costituito da una autoconcessionaria, una impresa individuale operante nel commercio delle derrate alimentari e una panetteria, il tutto fittiziamente intestato ai congiunti, per un valore stimato in 700.000 €;
– 22 febbraio 2018: i Carabinieri della Stazione di Ostuni, al termine di attività investigativa, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Ungaro Paolo, classe 1979 del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, proprietario di un’edicola nel centro storico di Ostuni, nel corso di perquisizione, è stato trovato in possesso di 230 gr. di marijuana, 5 piante della medesima sostanza alte 1,20 metri circa, 80 gr. di hashish, nonché vario materiale utile per il confezionamento delle dosi e la coltivazione delle piante;
– 23 febbraio 2018: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, congiuntamente ai militari delle A.P.I. CC (Aliquota Primo Intervento) hanno tratto in arresto, nella flagranza dei reati di rapina aggravata, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo, nonché di oggetti atti a offendere, in concorso fra di loro, Leo Cosimo classe 1979, Leo Andrea classe 1997 e Leo Alessio classe 1999, rispettivamente, padre e figli, tutti conviventi e residenti a Tuturano di Brindisi, autori della rapina perpetrata il giorno precedente, all’interno della tabaccheria “Renna Ilaria” di via Bezzecca;
– 1 marzo 2018: i Carabinieri di Ceglie Messapica hanno tratto in arresto in flagranza Imperatore Leopoldo, classe 1965 di Mugnano di Napoli (NA), pregiudicato, responsabile di riciclaggio e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Lo stesso si è presentato nell’ufficio postale di Ceglie Messapica per incassare un vaglia, dell’importo di 320.000 €, emesso dall’agenzia di Cuneo di Poste Italiane intestato a un imprenditore di Cremona spacciandosi per quest’ultimo ed esibendo una carta di identità falsificata con i dati dell’imprenditore;
– 1 marzo 2018: i Carabinieri di Francavilla Fontana hanno tratto in arresto in flagranza Argentina Giovanni, classe 1996, SUMA Marco, classe 1985 e Stoica Vasile Alexandru, classe 1994, tutti residenti a Francavilla Fontana, responsabili di tentata rapina pluriaggravata in concorso nel centro scommesse “Win Time”, detenzione e porto illegale di arma clandestina e alterata. L’immediato intervento dei Carabinieri e l’esame delle immagini dei sistemi di videosorveglianza ha consentito il rintraccio dei tre malfattori a circa 2 Km di distanza;
– 3 marzo 2018: i Carabinieri della Stazione di San Michele Salentino, a seguito dell’arresto, avvenuto l’ 1 marzo u.s. in quella località, di Farcas Laura, classe 1983 nomade rumena, ricercata per due provvedimenti di carcerazione, hanno identificato la cittadina rumena nomade, L.R., classe 1986, correa nei reati di furto in abitazione e violazione di domicilio, commessi dalle due donne prospettando l’offerta di prestazioni sessuali, in Villa Castelli e San Michele Salentino nel mese di febbraio, nei riguardi di due pensionati, che le hanno riconosciute;
– 3 marzo 2018: i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno deferito in stato di libertà 78 genitori ritenuti responsabili di inosservanza dell’obbligo di istruzione dei figli minori. Il monitoraggio del fenomeno ha fatto emergere che 41 minori, studenti dei vari istituti di istruzione della provincia di Brindisi, sono risultati assenti dalle lezioni, senza giustificato motivo, per un periodo superiore al 25% delle giornate consentite;
– 14 marzo 2018: i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Francavilla Fontana hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha concordato con le risultanze investigative fornite dal reparto procedente nei confronti di due fratelli di 44 e 29 anni, di Francavilla Fontana, per tentato omicidio ai danni di un Sorvegliato Speciale con obbligo di soggiorno, 49enne del luogo, avvenuto a Francavilla Fontana il 24 aprile 2017;
– 15 marzo 2018: i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal GIP del locale Tribunale, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 11 persone (9 associati in carcere e 2 all’obbligo di dimora), responsabili a vario titolo dei reati di illegale detenzione e porto in luogo pubblico di arma da guerra del tipo kalashnikov e di arma comune da sparo, danneggiamento seguito da incendio, violenza privata, sequestro di persona, rapina, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, favoreggiamento personale. I fatti sono riconducibili agli scontri dell’autunno scorso in Brindisi, allorquando due fazioni si sono fronteggiate con una serie di attentati e ferimenti con armi da fuoco, tra cui kalashnikov. Su molti episodi riguardanti gli scontri a fuoco, erano già stati emessi due provvedimenti dell’A.G. a carico di 9 persone;
– 21 marzo 2018: i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di detenzione illegale di armi comuni da sparo, detenzione abusiva di armi clandestine, detenzione illegale di munizionamento, ricettazione di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Maggio Antonio, 29enne del luogo. Nel corso di perquisizione operata in un box seminterrato sono state rinvenute 6 pistole tutte con matricola abrasa complete di caricatore e 3 fucili di cui uno con matricola abrasa, 106 proiettili e 14 cartucce da caccia oltre a 2,4 Kg. di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana);
– 30 marzo 2018: i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione per associazione di tipo mafioso, che ha colpito Antonia Caliandro, 61enne moglie del boss della S.C.U. (Sacra Corona Unita) Salvatore Buccarella. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Lecce. La condanna riguarda tutta una serie di attività criminose commesse nell’anno 2010 in Tuturano, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e altre località della Provincia di Brindisi. Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi, hanno interessato l’arco temporale che va dalla fine del 2009 al giugno del 2010. Tra i reati contestati le estorsioni alle aziende che si occupavano di fotovoltaico;
– 5 aprile 2018: i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno proceduto alla confisca a Fornaro Ottavio classe 1976, di San Marzano di San Giuseppe (TA), condannato per associazione di tipo mafioso appartenente alla S.C.U. (sacra corona unita) clan “Soloperto”, di ingenti risorse patrimoniali e finanziarie, in Brindisi, Taranto e San Marzano di San Giuseppe (TA), per un valore complessivo di 800mila €. Il Tribunale di Taranto, nel disporre, la confisca dei beni ha contestualmente applicato, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di anni cinque;
– 8 aprile 2018: I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi, hanno eseguito l’ordine di esecuzione per la carcerazione per associazione di tipo mafioso, finalizzata alla commissione di rapine ed estorsioni che ha colpito Vincenza Trenta 62 enne compagna del boss della S.C.U. (Sacra Corona Unita) Giovanni Buccarella deceduto nell’agosto scorso. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce. La donna, riconosciuta colpevole dei reati di associazione di tipo mafioso finalizzata alla commissione di rapine ed estorsioni, originariamente condannata alla pena di anni 6 e mesi 8 di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, ha già presofferto la custodia cautelare in carcere di 1 anno, 4 mesi e 6 giorni, dal settembre 2012 al gennaio 2014. La condanna riguarda tutta una serie di attività criminose commesse nell’anno 2010 in Tuturano, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e altre località della Provincia di Brindisi. Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi hanno interessato l’arco temporale che va dalla fine del 2009 al giugno del 2010;
– 20 aprile 2018: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni, hanno tratto in arresto nella flagranza di reato una studentessa 16enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività di Polizia Giudiziaria si è concretizzata all’interno della villa comunale di San Vito dei Normanni, dove la studentessa era in compagnia di un gruppo di giovani del luogo. All’interno del suo zaino è stata rinvenuta, una busta in cellophane trasparente, contenente altra busta con 39 grammi di marijuana, un portafogli da donna con la somma di 70 euro in banconote di vario taglio e un portamonete contenente la somma di 27 euro;
– 20 aprile 2018: i Carabinieri dei Comandi Provinciali di Venezia e di Brindisi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Venezia, nei confronti di Andriola Francesco, 39enne, Pagano Luciano, 34 enne, Ugolini Ugo, 32enne, Cannalire Maurizio 57 enne, tutti pluripregiudicati e provenienti dalla provincia di Brindisi, ritenuti responsabili a vario titolo del reato di “rapina pluriaggravata in concorso e porto e detenzione illegale di arma da fuoco” a seguito dell’efferata rapina a mano armata avvenuta il 13 ottobre 2017 nella gioielleria “Canova” di Dolo (VE). In quell’occasione i malviventi, a volto scoperto e sotto la minaccia dell’arma, avevano brutalmente malmenato la proprietaria dell’esercizio ed un anziano cliente, che venivano immobilizzati a terra legandogli mani e piedi con delle fascette da elettricista, riuscendo ad impossessarsi di gioielli ed orologi per un valore complessivo di circa 45.000 Euro;
– 22 aprile 2018: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, congiuntamente ai militari della Stazione di Tuturano hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di furto aggravato, Andriulo Angelo, 56enne di Brindisi. A seguito dei servizi preventivi nel territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati, l’uomo è stato sorpreso alla guida di un autocarro OM 50 con oltre 600 metri di cavi in rame, del peso complessivo di 12 quintali per un valore di 30.000 €, asportati dalla centrale termoelettrica “Federico II” nella zona industriale di Brindisi. Concitate le fasi della cattura, l’arrestato alla guida dell’autocarro unitamente a due complici, inseguito dai Carabinieri non ha accennato a diminuire l’andatura e ha terminato la corsa in un canale di scolo. Nel corso della perquisizione all’interno dell’abitacolo dell’autocarro è stata rinvenuta una ricetrasmittente ancora in funzione e un binocolo, utilizzati per la commissione dell’azione delittuosa;
– 24 aprile 2018: un sottufficiale effettivo al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi, specializzato nella negoziazione in situazioni di crisi, è intervenuto in Villa Castelli dove una 30enne, bracciante agricola, si è barricata nella propria villetta con il figlioletto di 3 anni dopo un violento e acceso alterco con il convivente, anch’egli bracciante agricolo, nella circostanza cacciato di casa. A dare l’allarme ai Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, che sono intervenuti immediatamente sul posto, il padre della donna, il quale ha aggiunto che la figlia avrebbe riferito di aver aperto il gas della cucina per “sbattere fuori di casa “ il compagno. L’intera situazione ha avuto un epilogo positivo per la donna e il minore che non hanno riportato alcuna lesione, cosicché l’incubo di un paventato gesto estremo è stato scongiurato;
– 30 aprile 2018: i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi, unitamente ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno tratto in arresto, per rapina a mano armata, porto e detenzione di arma comune da sparo, LEUCI Roberto, classe 1976 del luogo, ricercato poiché irreperibile in quanto colpito da un’ordinanza di ripristino della custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi lo scorso 17 aprile. Nella serata del 30 aprile, in Brindisi, armato di pistola dopo aver minacciato tre persone tra cui il proprietario, si è impossessato di una Fiat Panda. I Carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento abitato dal Leuci, rintracciandolo all’interno dell’armadio della stanza da letto, nascosto tra i vestiti. Lo stesso nell’immediatezza ha ammesso le proprie responsabilità riguardo la rapina della vettura perpetrata poco prima. Nel corso della perquisizione i Carabinieri hanno rinvenuto una borsa a tracolla contenente una pistola modificata con canna idonea a sparare cartucce calibro 6.35 con caricatore con due cartucce del medesimo calibro, un paio di guanti in lattice di colore nero e le chiavi dell’autovettura rapinata;
– 2 maggio 2018: i Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni, attivati dalle segnalazioni telefoniche dei cittadini, hanno arrestato Caliandro Vito, bracciante 54enne del luogo che, armato di due fucili calibro 12 regolarmente detenuti, ha tentato di uccidere, dopo averlo inseguito nel centro abitato di Ceglie Messapica, un 37enne del luogo, esplodendogli 3 colpi di fucile che lo hanno attinto, ferendolo, agli arti e alla fronte. La vittima è riuscita a evitare il peggio trovando riparo dietro un muretto nell’abitato di Ceglie Messapica, da dove successivamente si è dileguato. Il ferito, rintracciato dopo ricerche, è stato trasportato nell’ospedale di Ceglie Messapica ove è stato riscontrato affetto da ferite multiple da arma da fuoco agli arti inferiori, in sede dorsale e alla regione frontale, con ritenzione dei pallini. Il movente del gesto è riconducibile a presunti reiterati atti persecutori commessi dal ferito nei confronti del nucleo familiare dell’arrestato, che dovrà ora rispondere di tentato omicidio, porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo e spari in luogo pubblico;
– 11 maggio 2018: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fasano e della locale Stazione, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed estorsione, un 27enne del luogo per aver aggredito con calci e pugni la madre 60enne convivente, poiché si era rifiutata di consegnare la propria carta bancomat. La donna ha riportato la frattura del femore sinistro;
– 19 maggio 2018: i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, che ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica fondata sulle risultanze investigative rassegnate dalla Compagnia di Francavilla Fontana, nei confronti di 2 rapinatori del luogo, ritenuti responsabili in concorso tra loro dei reati di rapina, commessa nei riguardi di due dipendenti di una ditta operante nella gestione e vendita di congegni di intrattenimento, per un bottino di 2.000 €, nonché di porto e detenzione illegale in luogo pubblico di arma clandestina;
– 20 maggio 2018: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, hanno tratto in arresto nella flagranza di reato De Iaco Marco, classe 1985 di Brindisi, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, che indossava una maglietta riportante la scritta “pusher”, è stato fermato a bordo della sua autovettura, mentre si aggirava per il centro della città. Sottoposto a perquisizione, nel portabagagli è stata rinvenuta una borsa termica contenente 350 grammi di marijuana suddivisa in varie buste di plastica nonché 138 grammi di hashish. Nel vano porta oggetti dell’abitacolo del veicolo, un bilancino elettronico di precisione e nelle tasche dei pantaloni la somma contante di 130 Euro in banconote di vario taglio. È stato inoltre rinvenuto un dispenser con vari scomparti chiusi con cerniera zip all’interno dei quali erano custodite 19 dosi di hashish suddivise in varie pezzature pronte per l’attività di spaccio. Altro particolare sintomatico dell’illecita attività strutturata dall’arrestato, il rinvenimento di oltre 1.000 contenitori in cellophane con chiusura ermetica;
– 24 maggio 2018: i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi e della Compagnia di Francavilla Fontana, in Oria e Brindisi, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, dott. Giuseppe Biondi, che ha accolto la richiesta avanzata dal dott. Pierpaolo Montinaro, Pubblico Ministero presso la locale Procura della Repubblica, fondata sulle risultanze investigative rassegnate dall’Arma nei confronti di Tamburrini Patrizio 36enne, dimorante in Oria, e Tramontano Vincenzo 19enne, residente in Latiano, meglio conosciuto come “Vincenzo il napoletano” per via delle sue origini, ritenuti responsabili in concorso tra loro di 12 rapine in attività commerciali fra dicembre 2017 e lo scorso aprile, che hanno fruttato un bottino complessivo di quasi 20mila euro. Nove rapine sono state commesse in provincia di Brindisi: Torre Santa Susanna (3 eventi), Cellino San Marco, Villa Castelli, Erchie, Francavilla Fontana, San Michele Salentino, Carovigno e tre in provincia di Taranto: San Giorgio Jonico, Uggiano Montefusco e Grottaglie. In tutti gli eventi un punto fermo è rappresentato dall’autovettura utilizzata dagli indagati per la fuga dopo la commissione delle rapine, una Nissan Micra di colore grigio che ha rappresentato una costante;
– 28 maggio 2018: i Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, al termine degli accertamenti scaturiti dalla denuncia presentata da un 41enne del luogo, hanno deferito in stato di libertà, per lesioni personali, due fratelli di Villa Castelli di 30 e 25 anni. L’attività d’indagine ha acclarato che nella serata del 20 aprile, sulla pubblica via, per cause ascrivibili a motivi passionali, i due fratelli hanno aggredito il querelante con calci e pugni, dileguandosi subito dopo per le vie del paese. Il malcapitato, nella circostanza, ha riportato lesioni in varie parti del corpo, giudicate guaribili dai sanitari dell’ospedale di Grottaglie (TA) con una prognosi di 10 giorni;
– 29 maggio 2018: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fasano hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per ricettazione e riciclaggio in concorso i cugini omonimi Buzzerio Raffaele, classe 1985, Buzzerio Raffaele, classe 1991 e il sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno Bentivoglio Tommaso, classe 1991, tutti del luogo. I tre sono stati sorpresi a smontare autovetture rubate, nell’officina clandestina che avevano allestito all’interno di un garage;
– 19 giugno 2018: i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, rispettivamente in carcere e ai domiciliari, emessa dal Giudice per Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, concordante con le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri della Stazione di Oria, nei confronti di 10 persone (7 ristrette in carcere, 2 agli arresti domiciliari e una all’obbligo di dimora), di cui 4 recidive perché già condannate a giugno 2017 complessivamente a oltre 25 anni di reclusione per gli stessi reati, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di svariati furti in abitazione e di auto-motoveicoli, nonché ricettazione dei relativi pezzi di ricambio ed estorsioni (soprattutto compiute con il metodo del c.d. “cavallo di ritorno”), commessi fra il febbraio 2017 e il marzo 2018 a cavallo delle province di Brindisi, Lecce e Taranto. È di questi giorni, la sentenza del G.U.P. del Tribunale di Brindisi che ha condannato, con il rito abbreviato, De Michele Maurizio alla pena di 9 anni e 2 mesi di reclusione, Cera Michele alla pena di 9 anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione, Darimadea Emanuele alla pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione, Castrovillari Giuseppe alla pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione, Sasso Salvatore alla pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione e Galluzzo Antonio alla pena di 8 mesi di reclusione; i predetti hanno beneficiato dello sconto di 1/3 della pena per la scelta del rito, gli altri indagati hanno optato per essere giudicati con il rito ordinario;
– 4 luglio 2018: i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno tratto in arresto Turrisi Francesco, classe 1976, pluripregiudicato per numerosi reati contro il patrimonio, la persona e in materia di stupefacenti. L’uomo, verso la mezzanotte precedente, all’interno di un bar del luogo, ha esploso 5 colpi di pistola Cal 6,35 contro un 33enne pregiudicato del posto, al termine di un litigio, dandosi successivamente alla fuga. L’arma rinvenuta, risultata del tipo giocattolo, è stata modificata e pertanto idonea allo sparo, con 1 colpo inesploso ancora in camera di cartuccia. Nella circostanza, il Turrisi, che dopo la sparatoria si era nascosto a casa di un amico, fingendo un litigio con la moglie, si è sottratto per oltre quattro ore alle ricerche dei Carabinieri che nella notte hanno letteralmente messo a soqquadro la città di San Vito dei Normanni, eseguendo una decina di perquisizioni domiciliari e posto di blocco e di controllo. A seguito del tentato omicidio, il Turrisi, dopo essere sottoposto all’esame dello stub, ovvero il cosiddetto “guanto di paraffina”, teso a reperire tracce di nitrato di ammonio e materiale esplodente su epidermide e vestiti, è stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto e sarà a breve tradotto presso il carcere di Brindisi;
– 5 luglio 2018: A Torre Santa Susanna, i Carabinieri della Stazione di San Donaci hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi nei riguardi di Calò Santo, 33enne del luogo. I reati contestati all’indagato sono 7 estorsioni di cui 3 tentate, 3 truffe e una violenza privata, reati commessi in un arco temporale che va dall’ottobre 2017 al febbraio 2018, nei riguardi di dieci donne residenti in varie regioni del territorio nazionale: Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Sardegna e Puglia. Il teatro virtuale degli eventi reato è stato quello dell’ambiente internet, dei social network e dei siti commerciali, nel cui alveo l’arrestato ha attirato nella trappola le sue vittime. Il modus operandi è stato sempre lo stesso, ha agito celando la propria identità sotto il nome di battaglia di “Emanuele”, presentandosi con un profilo rassicurante, sereno, che si attaglia ad un individuo che vive in solitudine, in cerca di amicizia e di una storia sentimentale di lungo periodo;
– 6 luglio 2018: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno tratto in stato di arresto, per detenzione al fine di spaccio di stupefacente in concorso, i brindisini Lonero Fulvio e Ferrero Massimo rispettivamente di 36 e 37 anni. I militari di pattuglia hanno sottoposto a controllo un’autovettura Honda che trainava un gommone nautico provvisto di motore, collocato su un apposito carrello, seguita a stretto contatto da una Fiat Marea. All’interno dei tubolari del gommone sono stati rinvenuti 245 involucri di varie dimensioni contenenti marijuana essiccata per un peso complessivo di 250kg. Gli ulteriori accertamenti espletati sul natante hanno fatto emergere che la polizza assicurativa del motore marino Yamaha montato sul gommone risulta intestata al conducente della Fiat Marea, Ferrero Massimo. Nei tubolari, inoltre, sono stati rinvenuti 3 diffusori per ambienti di essenze profumate al gelsomino, probabilmente per eludere eventuale attività con unità cinofile;
– 18 luglio 2018: in Carovigno (BR) e Mesagne (BR), i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni (BR), collaborati nella fase esecutiva da personale del Comando Provinciale di Brindisi e dell’11° Reggimento “Puglia”, nonché da un elicottero del 6° Elinucleo e da unità cinofile hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 15 soggetti (6 in carcere e 9 ai domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché di reati in materia di armi e contro il patrimonio (prevalentemente furti in abitazione);
– 25 luglio 2018: i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, in collaborazione con i colleghi di San Donà di Piave (VE), hanno tratto in arresto Shahini Korado 23enne, di origine albanese, residente a Carovigno, sfuggito alla cattura la notte del 18 luglio precedente. L’uomo è stato localizzato in San Donà di Piave, grosso centro dell’area metropolitana di Venezia, dove aveva trovato rifugio, sistemandosi in un appartamento residenziale del centro città, ospite di una ragazza romena e di suoi connazionali. Nella sua camera, i militari hanno rinvenuto 2 dosi di cocaina, 3 telefoni cellulari, 8 grammi di marijuana e un bilancino di precisione;
– 27 luglio 2018: presso lo scalo aereo di Roma Fiumicino, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Brindisi hanno notificato un “ordine di esecuzione per la carcerazione”, emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Lecce, nei confronti di Nure Gazmend, 39enne albanese. L’uomo giunto con volo proveniente dalla Spagna, luogo dell’estradizione, deve espiare la pena di 22 anni di reclusione, per l’omicidio di un connazionale (Kaja Luan) avvenuto in Fasano il 1° agosto 1998. All’epoca il grave fatto di sangue, per l’efferatezza con cui venne commesso, suscitò sgomento e viva preoccupazione nella comunità fasanese;
– 4 agosto 2018: i Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana (BR) e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, dott.ssa Tea Verderosa, che ha accolto la richiesta avanzata dal dott. Pierpaolo Montinaro, Pubblico Ministero presso la locale Procura della Repubblica, fondata sulle risultanze investigative rassegnate dall’Arma nei confronti di una coppia di scippatori ritenuti responsabili in concorso tra loro di 13 furti con strappo, commessi in Francavilla Fontana nel periodo ricompreso tra l’ultima decade di maggio e la prima decade di giugno. Tra le 13 vittime, anziane donne del luogo, vi sono 5 ultraottantenni e 4 ultrasettantenni;
– 4 settembre 2018: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, che ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica, fondata sulle risultanze investigative rassegnate dalla Compagnia Carabinieri di Brindisi, nei confronti di Rillo Claudio, 23enne del luogo, per il reato di rapina aggravata commessa in Brindisi il 28 ottobre 2017, nonché di concorso in detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. L’arrestato è uno degli esponenti di una delle due fazioni costituita tra gli altri da Maggi Michael e Lagatta Antonio contrapposta a quella riconducibile a Borromeo Antonio, Libardo Antimo ed altri, che si sono affrontate per il predominio nell’ambito della città nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2017. Infatti, la città in quel periodo è stata teatro di numerosi episodi criminali e attentati, commessi anche con l’uso di armi da guerra, un kalashnikov e con armi comuni da sparo. La complessa attività investigativa avviata nella circostanza aveva portato all’arresto nel mese di novembre 2017 di Pupino Diego 21enne e Ferrari Angelo 50enne, e successivamente in un appartamento del centro storico Rillo Claudio 22enne e Maggi Michael 23enne, nonché un favoreggiatore che li ha ospitati. È del mese scorso, la sentenza emessa dal G.U.P. del Tribunale di Brindisi che ha condannato i capi delle opposte fazioni Lagatta Antonio alla pena di 10 anni e 8 mesi di reclusione e 22.000,00 € di multa e Borromeo Antonio alla pena di 7 anni e 4 mesi di reclusione nonché 16.000,00 € di multa. Tra i gregari, che come i due capi hanno optato per il rito abbreviato, sono stati condannati Russo Lorenzo alla pena di 2 anni e 2 mesi di reclusione, Marra Tiziano alla pena di 3 anni di reclusione, Maggi Michael alla pena di 10 anni e 4 mesi di reclusione, Rillo Claudio alla pena di 9 anni e 4 mesi di reclusione, Pupino Diego alla pena di 6 anni di reclusione, Truppi Damiano alla pena di 8 mesi di reclusione, Vantaggiato Vincenzo alla pena di 2 anni di reclusione e Romano Annamaria alla pena di 3 anni di reclusione; gli altri indagati hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario;
– 20 settembre 2018: i Carabinieri di Francavilla Fontana (BR), a conclusione degli accertamenti relativi all’aggressione a presunto sfondo xenofobo sofferta da un 16enne della Guinea ospite di una struttura di accoglienza del luogo avvenuta nel pomeriggio del 9 settembre 2018, hanno proposto alla Procura della Repubblica di Brindisi l’irrogazione di un’idonea misura di sicurezza nei confronti di un 29enne del posto, censito in banca dati, affetto da “schizofrenia cronica e poliabuso di sostanze stupefacenti”;
– 25 settembre 2018: i Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni, hanno tratto in arresto Pugliese Silvano, 49enne disoccupato, per tentato omicidio, estorsione aggravata dall’uso di armi, lesioni personali e porto abusivo di arma non da sparo, nei confronti di un 47enne titolare di un ristorante del luogo. Verso le ore 02:00, dopo un violento alterco, l’uomo ha aggredito con un coltello il ristoratore, allo scopo di costringerlo a corrispondere due mensilità arretrate alla convivente, lì impiegata quale cameriera, sferrandogli un fendente al collo, che gli ha procurato un taglio di 3 cm, dandosi successivamente alla fuga per le vie circostanti;
– 26 ottobre 2018: i Carabinieri della Stazione di San Michele Salentino hanno tratto in arresto Chirico Nicola classe 1968, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte d’Appello di Lecce. L’arrestato ha riportato la condanna in doppio grado di giudizio, alla pena di 12 anni e 10 mesi di reclusione in relazione ad un gravissimo episodio delittuoso di cui si è reso protagonista, la rapina a mano armata commessa unitamente ad altre persone, con volto travisato in tempo di notte e ai danni di due anziani coniugi in Brindisi. Era l’aprile del 2012, un imprenditore e la moglie rientravano a casa da una cerimonia, nella circostanza l’arrestato con i complici, travisati che si spacciavano quali militari della Guardia di Finanza fecero ricorso alla violenza fisica, provocando lesioni di rilevante gravità alla donna alla quale fu diagnosticato un trauma cranico facciale, un trauma toraco-addominale, ed un ematoma sudurale. Il bottino fu di soli 500€. Nell’occasione del ritrovamento del veicolo utilizzato, una Volvo XC 60 di colore scuro, venne trovato vario materiale nonché una rivoltella calibro 38, una pistola calibro 7,65 ed altra pistola calibro 40 tutte con matricola abrasa con i relativi proiettili. La sentenza di secondo grado emessa dalla Corte d’Appello di Lecce è dell’ottobre 2017;
– 31 ottobre 2018: i Carabinieri della Stazione di Latiano hanno tratto in arresto in flagranza di reato Di Leo Sandro classe 1978 di Mesagne, impiegato presso il Comune di Latiano, per il reato di truffa aggravata continuata ai danni dell’Ente pubblico presso il quale era alle dipendenze. Il 40enne impiegato nell’ufficio attività produttive, già in passato era stato oggetto di provvedimenti disciplinari in relazione all’attività espletata quale dipendente del Comune. Attraverso il monitoraggio condotto dai militari è stato analizzato un rappresentativo spaccato temporale delle attività dell’indagato, che ha permesso di appurare le condotte illecite attuate, concretizzatesi nel non rispetto degli orari di servizio stabiliti;
– 10 novembre 2018: i Carabinieri della Stazione di Brindisi Centro, a conclusione dei primi accertamenti, relativi ad alcuni episodi di bullismo e di marginalizzazione perpetrati nei riguardi di uno studente 17enne del luogo, fatti accaduti nel tardo pomeriggio del 5 novembre 2018, hanno deferito in stato di libertà, per violenza privata e la diffamazione, un 18enne e un 20enne entrambi di Brindisi. La ricostruzione dettagliata dell’evento, resa possibile dalla disamina delle immagini di un video, nonché dall’escussione testimoniale di alcune persone, ha delineato esattamente i fatti avvenuti nella piazza adiacente a viale Commenda che hanno visto quale soggetto passivo il minorenne, fatto oggetto, da parte dei due indagati, di comportamenti connotati da arroganza e prevaricazione, nonché altamente lesivi dei diritti e della dignità di ogni individuo. Comportamenti, che si sono manifestati sia con insulti omofobi, sia con azioni violente, intolleranti e derisorie. Gli atti discriminatori perpetrati al minore sono stati ripresi con uno smartphone e le immagini diffuse sul social network “instagram”, successivamente rimosse;
– 17 novembre 2018: nella frazione di Tuturano di Brindisi, in Torchiarolo (BR) e Galatone (LE), i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, collaborati nella fase esecutiva dal personale del Comando Provinciale di Brindisi, nonché da un elicottero del 6° Elinucleo CC di Bari, dai Carabinieri del Nucleo Cinofili di Modugno (BA) e dai Carabinieri del neo costituito Squadrone “Cacciatori” del Gargano, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 6 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante specifica di averne commercializzato ingenti quantità. Oltre 250 kg di marijuana e mezzo chilo di cocaina sequestrati durante le indagini. Sono stati i primi in ambito nazionale a escogitare l’originale ed efficace sistema di trasbordo di ingenti quantitativi di stupefacente dalle coste albanesi al Salento, inserendolo nei tubolari di un gommone, unitamente ad alcuni diffusori di essenze profumate al gelsomino per eludere il fiuto dei cani antidroga. Sono in corso numerose perquisizioni con l’impiego di oltre 80 Carabinieri, tra cui quelli del neo costituito Squadrone Carabinieri “Cacciatori” del Gargano, unità cinofile e un elicottero. Fondamentale, nell’avvio dell’indagine, il ruolo svolto dalla Stazione Carabinieri di Torchiarolo, con una perquisizione effettuata alla fine del dicembre dello scorso anno, all’interno dell’officina e dell’abitazione di uno degli indagati;
– 14 dicembre 2018: a Taurisano (LE), i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni e della Stazione di Latiano (BR), collaborati dai militari della locale Arma, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, nei confronti di un 52enne residente a Taurisano (LE), per i reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e violenza sessuale. Le azioni sono state perpetrate dall’uomo continuativamente nei riguardi della figlia oggi 29enne, dal 1995 al 2010. L’attività investigativa condotta dalla Stazione Carabinieri di Latiano, con l’attivo supporto dei colleghi di Taurisano, è scaturita dalla denuncia-querela presentata il 20 giugno 2018 dalla vittima presso quegli uffici, a seguito della quale è emerso che dal rapporto incestuoso la donna nel 2011 ha partorito una bambina che fino al luglio scorso ha convissuto con il padre/nonno presso la casa di quest’ultimo in un contesto socio-familiare di estremo degrado. La minore, unitamente ad un bambino avuto dalla donna da un precedente matrimonio, attualmente si trova presso una casa famiglia in provincia di Brindisi.
Nell’ambito di questo contesto, è doveroso inserire, oltre alle operazioni di servizio, anche gli atti di valore, generosità ed altruismo quotidiano in cui si sono distinti alcuni militari del Comando Provinciale:
– l’Appuntato Scelto Qualifica Speciale Francesco Brenda che, libero dal servizio, non ha esitato un attimo avventandosi contro un rapinatore armato di coltello in una farmacia di Brindisi, mettendolo in fuga e rimanendo ferito;
– il Vice Brigadiere Francesco Sgura e l’Appuntato Scelto Angelo Suma, entrambi protagonisti di analoghi, determinanti interventi – anch’essi fuori servizio – in altrettanti gravi episodi criminosi;
– il Brigadiere Damiano Mele e l’Appuntato Scelto Giuseppe Tarantini, travolti – per fortuna senza gravi conseguenze – da un’auto, mentre mettevano in sicurezza alcuni cittadini coinvolti in un incidente stradale.