Appello al Commissario Prefettizio per mettere a ruolo la "Tassa di soggiorno"
Mesagne è una città con un grosso flusso di turisti ed annovera la presenza di circa 50.000 turisti l’anno,
ovviamente cifre ufficiose, considerato che in molti arrivano in città e non sono censiti perché ospiti di amici o di qualche B&B di nuova attività non ancora regolarizzato.
Stranamente, quando si parla di “Tassa di soggiorno” qualcuno reagisce quasi infastidito ed alcune volte in modo inconsulto, perché la si considera una “tassa odiosa” che solo pochi Comuni e Città l’hanno applicata in tutta la Regione Puglia.
“Dobbiamo incentivare la venuta dei turisti con attività ed iniziative e non tassarli” sono le grida degli Albergatori e degli Amministratori locali interessati a non perdere voti.
Ma quando i mesagnesi vanno fuori non solo per vacanza ma anche per studio o solo per lavoro sono costretti a pagare anche fino ad 1 €uro per ogni stella dell’albergo prescelto. E coloro che si imbattono nella “Tassa di soggiorno” avranno notato che gli albergatori (che non sono loro a pagare, per intenderci) rilasciano ormai una ricevuta a parte rispetto al conto e richiedono “in contanti” la cifra allo scopo di non versare commissioni che sarebbero a loro carico per l’uso della carta di credito-debito.
Mai nessuno ha detto: non vado a Gallipoli, Verona, Napoli, Milano Roma perché in quelle città si paga la “Tassa di soggiorno”.
Un Convegno, tenuto qualche giorno fa a Cisternino, su questo specifico argomento ha fatto registrare la volontà dei Comuni di applicarla; qualcuno ha suggerito, di utilizzare il gettito per migliorare i servizi.
Tutto da vedere in seguito, ma intanto bisogna necessariamente aggiungersi ai 27 Comuni della Puglia ed ai 950 in Italia che già usufruiscono di tale introito; e su questo versante che già vede Ostuni, Fasano, Carovigno nella nostra Provincia, stanno viaggiando anche Brindisi, lo stesso Cisternino ed altre città del brindisino.
Sarebbe far ritornare nelle casse della Città quello che i Mesagnesi (e sono numerosi) sborsano per i loro viaggi in altre città d’Italia.
Per incentivare l’arrivo dei turisti ci sono molti altri modi, dalle proposte settimanali, ai week-end, ai last-time dando uno sguardo alla revisione di qualche tariffa che nei B&B e negli Alberghi potrebbe essere ritoccata.
Questo non sarà certamente argomento che si leggerà nelle “dichiarazioni programmatiche” dei candidati Sindaci o delle formazioni politiche, nonostante sia una tassa che non pagheranno i mesagnesi!
Al Commissario Prefettizio si richiede l’attivazione della “Tassa di Soggiorno”, per la nostra Mesagne per farne una entrata certa, quasi completamente senza contenziosi, per il prossimo bilancio comunale ed almeno una volta non a carico dei mesagnesi.
Tolleranza zero
17 febbraio 2019