Prossime amministrative: si lavora per nominare i Candidati Sindaci e preparare le liste.
Per le consultazioni amministrative della prossima primavera si registra una intensa attività politica allo scopo di designare i propri candidati e le proprie liste.
Non ci sono notizie ufficiali e solo i tre raggruppamenti di Italia in Comune, Mesagne Attiva e ProgettiAmo Mesagne hanno diffuso il comunicato della candidatura di Antonio Calabrese a Sindaco. Per il resto nessuno comunica, nessuno conferma e le varie attività si svolgono nel massimo riserbo come è giusto che sia.
Comunque qualcosa trapela sempre.
La coalizione che pare abbia già pronte un certo numero di liste è quella che fa riferimento alla vecchia maggioranza, ovviamente senza l’apporto dell’ex Sindaco Pompeo Molfetta. Qualcuno sussurra che siano almeno otto le liste già pronte e che propone tutta l’area del civismo che si rifà all’On. Toni Matarrelli. Le candidature ripercorrono il progetto proposto nel 2015 e con la maggior parte dei consiglieri ed Assessori che si sono dimessi il 21 gennaio scorso riconfermando una variegata compresenza politica con l’aggiunta di qualche significativo recupero (si parla ad esempio dell’ex Assessore alla cultura Maria De Guido). La novità di questo raggruppamento consiste nel fatto che non dovrebbe essere Toni Matarrelli il candidato Sindaco e lo stesso negli ultimi giorni pare abbia dichiarato in qualche colloquio con amici e conoscenti che non è stato mai interessato a tale carica, anche se in molti hanno pensato di essere l’artefice della caduta di Pompeo Molfetta; pare ci siano altre opportunità di impegno politico a più ampio raggio che potrebbero maturare nei prossimi mesi. E se tutto questo dovesse superare la fase del “si dice” il nome più spendibile per questa formazione sarebbe l’ex Assessore alla cultura Marco Calò. Da ricordare che lo stesso Marco Calò è stato nominato capo delegazione per i rapporti e le consultazioni con le altre forze politiche locali ed in tale veste ha incontrato il Pd. Nessuno esclude che tale indicazione, non ufficializzata, possa essere portata a termine. Tutto potrebbe dipendere dal valore dei candidati che scenderanno in campo come candidati Sindaco, perché se lo spessore si rivelerà non molto convincente si potrebbero concretizzare alcune sospite speranze dall’area che detiene una consistente presenza di voti. Da tener presente che tutto questo raggruppamento fa riferimento al Governatore di Puglia Michele Emiliano, il quale anche se non ha rinnovato la tessera, per le note vicende di appartenenza alla Magistratura, gestisce molte decisioni del Pd regionale, attraverso i suoi fidi all’interno del partito. Ma non tutto è definito perché qualcuno, li dove dovessero presentarsi “i pretoriani” in guerra tra loro spingerebbero verso una candidatura “spintanea” di Matarrelli.
Il Partito democratico ha incontrato la delegazione della “vecchia maggioranza” ma non sembra che ci sia stato un seguito; anche i reiterati incontri con Antonio Calabrese (Mesagne attiva, ProgettiAmo Mesagne e In Comune) non hanno avuto esito positivo considerata la scelta già annunziata ufficialmente con la candidatura a Sindaco dello stesso Calabrese.
Di tenore e risvolto diverso invece gli incontri con la formazione di “La M”, con il raggruppamento che fa capo all’ex Sindaco Pompeo Molfetta e anche con il riferimento locale di Liberi ed Uguali (De Nitto, Galeone e non quello cui fa riferimento il consigliere regionale Mauro Vizzino).
È stato redatto un documento preliminare per la formulazione di un programma comune e sono state chiarite alcune questioni come quella che vede Pompeo Molfetta impegnato non come candidato Sindaco ma come componente attivo di tutta la coalizione. Al partito democratico è stata offerta la possibilità di indicare il candidato sindaco, possibilmente con una scelta che convergesse su esperienza ed anche di genere. È apparso evidente l’indicazione dell’avv. Rosanna Saracino e su questo nome il Pd ha chiesto qualche giorno di riflessione. La difficoltà da superare appare chiara perché un qualsiasi partito intende autonomamente valutare la scelta del proprio candidato e nella fattispecie il partito democratico aveva intenzione di gestire autonomamente la scelta perché ha al proprio attivo anche l’avv. Fernando Orsini che ha seguito minuto per minuto i trentotto consigli comunali diventando, nel contempo, un profondo conoscitore delle problematiche amministrative locali. Al momento, quindi, nulla di deciso, anche se il suggerimento dato ha creato qualche malumore all’interno dell’“attivo Pd” ma a detta dei più la strada appare ampiamente spianata, tenendo presente che la sinistra rispetto ad un mese fa, in coincidenza con le dimissioni dei consiglieri comunali che hanno aperto la strada al Commissario ha recuperato un ampio campo di azione e di considerazione nel contesto politico. Inoltre non va dimenticato che il Partito democratico ha avuto contatti con la componente locale della “Primavera pugliese” che fa capo nel Salento a Dario Stefàno presente anche in Mesagne in modo discreto e concreto. Non si hanno notizie se tale convergenza sarà anche con contributo di candidati nelle liste della sinistra.
Di certo dai movimenti esterni del Pd è facile percepire che il partito democratico se al momento è impegnato alle primarie del 3 marzo ed agli asseti del partito in campo nazionale fra poco le elezioni amministrative saranno organizzate unitamente a quelle europee ma soprattutto guardando alle regionali del prossimo anno; non sfugge all’osservatore che non è più della partita del Pd Pino Romano che, a sorpresa Sabato scorso era presente a Bari alla “convnetion” della stessa Primavera pugliese e nel contempo ha aderito a Senso Unico la nuova formazione che raggruppa sei consiglieri regionali schierati con Emiliano; non si presenterà neanche Domenico Tanzarella candidato Sindaco per Ostuni (per la sesta volta superando il record di cinque candidature di Orlando a Palermo). Come si ricorderà Tanzarella era nella lista di Mauro Vizzino apportando un notevole contributo di voti e fu superato per una manciata di preferenze.
A destra sono presenti i partiti di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Direzione Italia, Lega e Mesagne democratica. Dopo il tentativo di Forza Italia di impegnare un esponente della società civile non andato a buon fine (il gossip riguardava un esponente dell’Antiracket locale) rimangono in piedi contrapposte le due candidature di Carmine Dimastrodonato e di Sergio Zezza che sembra difficile ricomporre. Dimastrodonato correrebbe da solo con la sua Mesagne Democratica mentre Sergio Zezza pare abbia la convergenza delle altre forze politiche. Non si esclude, quindi, che entrambe le candidature possano rimanere in piedi a meno che non si presenti una opportunità che possa soddisfare le parti in causa. Da tenere presente che non si è trovato accordo neanche su ipotetiche “primarie” fra i due contendenti.
Ultimo raggruppamento è quello dei Movimento cinque stelle. In questo movimento qualcuno ha reiteratamente sottolineato che tutti se ne devono fare una ragione dei voti avuti dal candidato locale nelle elezioni del 4 marzo scorso, consigliando addirittura attraverso il social più famoso (Facebooks) di comprare il Maloox prima che terminasse nelle farmacie nostrane. Al momento il Comitato di Opinione democratica che aveva avanzato una proposta di collaborazione alla Lega è stato sconfessato e considerato un elaboratore di fake-news, in concomitanza della reazione di Rita Tateo responsabile di Salvini in campo provinciale. I “si dice” che circolavano nell’ambito di esponenti di Confindustria nostrana non confermano alcuna adesione né si conoscono potenziali candidati a Sindaco. Di certo in molti aspettano le prossime elezioni …
Resta inteso che le notizie su riportate sono state esposte solo allo scopo di rendere note le varie attività che si stanno svolgendo in Mesagne e non certamente di agevolare o danneggiare questa o quella forza politica; nel caso ci siano state affermazioni non agganciate a quanto sta accadendo la redazione accoglierà le note di correzione nei termini dovuti.
Il viandante azzurro