Antonello Mingenti scrive sulla questione Cimitero.
Ho letto, dai giornali locali, la notizia della avvenuta consegna dei lavori per l’ampliamento del cimitero. Ovviamente la notizia era particolarmente attesa in considerazione dell’impegno profuso, da parte mia, negli ultimi quattro anni, nel cercare di ottenere un risultato concreto. Sono soddisfatto per la cantierizzazione delle opere del primo stralcio del progetto a suo tempo approvato. Ma, in questa sede, mi preme sottolineare alcuni passaggi che non devono, non possono essere persi di vista. Innanzitutto voglio chiarire di aver trascorso questi quattro anni da consigliere delegato ascoltando i cittadini, studiando i problemi rappresentati e cercando di offrire risposte efficaci verso la comunità. L’argomento è sicuramente delicato. Parliamo del Cimitero, luogo sacro che oggi necessita con grande urgenza di un intervento che metta in sicurezza la questione “sepoltura”.
La piena conoscenza della criticità mi ha consentito di cogliere la reale dimensione del problema che è, oramai, divenuto vera e propria emergenza. Non ci sono infatti tombe a sufficienza per accogliere il numero di concittadini che ogni anno lasciano la vita terrena. Questo in sostanza significa che, se l’Amministrazione Comunale non accelera i tempi, potrebbe verificarsi una situazione di grave, gravissimo disagio. Si potrebbe arrivare a non avere letteralmente più spazio. Ho condotto una vera e propria battaglia durante il mio incarico e sono pronto a continuare affinché non si debbano attendere tempi biblici per vedere risolta la situazione. Non ci si può assolutamente permettere, nel 2014, di non avere più loculi comunali a disposizione. Il primo stralcio del progetto esecutivo è solo una minima parte. Adesso sono state cantierizzate le opere di urbanizzazione ma bisognerà procedere velocemente per arrivare al secondo stralcio che in ogni caso non può partire se non si avvia la vendita dei suoli per la costruzione di tombe private. Con il ricavato di quei suoli si potrà finalmente pensare alla costruzione di un lotto di tombe comunali che, torno a ripetere, è ormai irrimandabile.
Ho speso ogni giorno da consigliere delegato, al fianco della dottoressa Andriola, dell’ingegnere Morleo e dell’ex assessore ai lavori pubblici Vizzino, per rendere concreto l’ampliamento del Cimitero. Arrivati a questo punto non mi sento comunque soddisfatto visto che il progetto è pronto da molti mesi, ma l’Amministrazione forse non ha ancora colto che si tratta di una emergenza e che non si può procedere a rilento.
C’è un’altra questione che vorrei ricordare. Dopo anni ho ottenuto finalmente un obiettivo strategico importante: un dipendente comunale da qualche mese si occupa direttamente di diverse questioni legate al Cimitero. Tra queste anche il monitoraggio del pagamento delle lampade votive. Quando ho iniziato questo percorso ho scoperto che la situazione era assolutamente fuori controllo. Molti, troppi gli inadempienti. Eppure è stato calcolato che se tutti si mettessero in regola con i pagamenti ci sarebbe un incredibile vantaggio per le casse comunali e dunque per tutta la comunità. Sono riuscito ad ottenere dei piccoli passi in avanti ma mi dispiacerebbe per i mesagnesi se questi sforzi diventassero inutili a causa di una presunta superficialità gestionale. E’doveroso, inoltre, sottolineare che avevo già fatto preparare il preventivo per il censimento delle luci votive del cimitero che permetterebbe una gestione più precisa su diversi fronti. Si era pensato di affidare la realizzazione di questa fondamentale ricognizione alla ditta che ha già realizzato il software e che permetterebbe, tra le altre cose, un risparmio in termini economici. Ad oggi anche quel progetto è nel cassetto.
Da cittadino e da consigliere comunale continuerò, pur avendo lasciato la delega, a interessarmi della questione e sarò scrupolosamente attento affinché un’opera pubblica così importante non resti solo sulla carta.
Antonello Mingenti
Consigliere Comunale del Comune di Mesagne