Sulla questione della piscina (Giuseppe Florio).
Soltanto nello Stato libero di Bananas e a Mesagne, una «bufala» - se pubblicata sulla stampa – assume i titoli della verosimiglianza o, addirittura, della verità: mesto segno di un basso indice di maturità della cosiddetta opinione pubblica. Così è accaduto che un comunicato a firma di Mesagne Futura e ProgettiAmo Mesagne, incentrato su alcune presunte criticità ed incongruenze del bilancio di previsione, si concludesse evidenziando (ma con sarcasmo) al più uno svarione formale contenuto nel documento: una voce di spesa di circa 10mila euro per la «piscina comunale» che, com'è noto ai residenti, non è mai stata edificata.
L'improvvido lancio della notizia su una testata locale («Mesagne ha una piscina pubblica. Nessuno sa dove si trova ma il Comune di Mesagne ha inserito in bilancio ben 10 mila euro per la sua manutenzione. Strano ma vero») ha scatenato le ire di una marea di internauti, anche insospettabili (e cioè presumibilmente intelligenti), i quali non hanno mancato di indirizzare a sindaco e amministratori ogni sorta di maledizione o ipotesi di latrocinio.
Tanto che – e qui il circolo della surrealtà si chiude – lo stesso primo cittadino ha avvertito l'obbligo di diramare una nota ufficiale alla stampa per chiarire i termini di una vicenda che appunto soltanto a Bananas e a Mesagne riveste i contorni di un giallo. Scrive Scoditti: «Sono necessarie alcune amare precisazioni. In sede di Commissione Programmazione e Sviluppo Economico è stato illustrato il bilancio preventivo 2014. Durante l’incontro, svoltosi lo scorso 11 settembre, il consigliere comunale Domenico Magrì formulò alcune richieste di chiarimenti a cui si è prontamente data risposta.
Una osservazione riguardò la denominazione di una voce di bilancio, palesemente errata, che richiamava la manutenzione di una piscina comunale notoriamente inesistente. Il responsabile dei Servizi Finanziari chiarì immediatamente che si trattava di una dicitura standard della casa produttrice del software che andava personalizzata alle esigenze del bilancio di Mesagne e così fu fatto seduta stante. Questa operazione di ri-denominazione avviene per la prima volta poiché il nostro Comune da quest’anno sta realizzando una sperimentazione contabile e, passo dopo passo, si vanno correggendo le varie “descrizioni” originali utilizzate dal nuovo gestionale utilizzato.
Tutti i presenti considerarono esauriente il chiarimento e nella ilarità generale – come è possibile riscontrare dalla registrazione audio – chiusero l’episodio. A conferma di ciò lo stesso consigliere Magrì, unitamente agli altri componenti della Commissione, non ebbe nessuna difficoltà ad ammetterlo. Si trattava della richiesta di un contributo regionale di €9.600 previsto in entrata, e quindi da iscrivere anche in uscita, con destinazione di spesa vincolata al sostegno delle attività di promozione sportiva, che saranno spesi – ovviamente ma è meglio precisarlo in questa marea di disinformazione – solo se tale finanziamento andrà a buon fine».
Conclude il sindaco: «Voglio esprimere tutto il mio rincrescimento perché, ancora una volta, esponenti dell’opposizione usano in modo strumentale e distorto le informazioni in loro possesso pur sapendo che il problema non esisteva neanche in partenza. E’ davvero sorprendente che per arrivare sulle prime pagine dei giornali non si esiti a far passare come vere notizie inesistenti e prive di fondamento».
Giuseppe Florio