Il sindaco sul bilancio approvato e Masseria Belloluogo.

Nonostante l’approvazione del bilancio e il superamento della vicenda “Masseria Belloluogo”, mi preme tornare velocemente su alcuni passaggi che meritano un’attenzione particolare.

Se da un lato sono comprensibili e legittime le diverse posizioni politiche, le critiche sui metodi, lo scontro anche acceso, dall’altro non è comprensibile e neppure ammissibile il comportamento di chi fa politica distorcendo la realtà e fa demagogia basandosi su notizie infondate.

Ho letto le dichiarazioni rese alla stampa da parte del movimento “Progettiamo Mesagne” e lo sconforto ha preso il sopravvento. E’ assolutamente falso affermare che la volontà di vendere Masseria Belloluogo fosse dettata dall’esigenza di coprire un fantomatico buco in bilancio.

Ad ogni buon conto è bene ricordare questi principi fondamentali: gli introiti derivanti dalle alienazioni di immobili di proprietà comunale vanno inscritte in bilancio nelle entrate in conto capitale e non possono essere utilizzate per coprire la spesa corrente, ma soltanto per spese di investimento. Gli eventuali deficit nella spesa corrente non possono quindi essere coperti dalle spese in conto capitale. A questo punto le possibilità sono due: chi ha scritto la nota di Progettiamo Mesagne non conosce queste  elementari norme di finanza locale (e allora sarebbe stato meglio tacere) oppure ha mentito sapendo di mentire.

Il fatto stesso che abbiamo accolto un emendamento per stralciare dal piano di alienazione tale bene, per inserirlo nel piano di valorizzazione senza creare alcun dissesto è la dimostrazione della falsità dell’affermazione fatta.

In ordine allo sproloquio circa quella che è stata definita “indiscriminata tassazione” voglio ricordare che per quanto riguarda l’IMU  per il 2014 si è proceduto all’abbattimento dell’aliquota dal 10 per 1000 dello scorso anno al 7.90 per 1000 di quest’anno. Inoltre c’è da dire che quest’anno sono state  ridotte  l’addizionale IRPEF comunale e la tassa di occupazione di spazi e aree pubbliche. E ancora si è proceduto ad una rimodulazione delle tariffe relative alla mensa scolastica favorendo le famiglie con redditi sotto una certa soglia.

L’aliquota TASI (2,10) è nella media dell’applicazione  fatta in tutti i comuni d’Italia. In merito alla TARI a giorni sarà distribuito ai cittadini un volantino esplicativo con tutti i dettagli relativi alla tariffa.

È opportuno peraltro ricordare che nei primi tre anni di questa legislatura (2010-2011-2012) Mesagne, insieme ad un ridotto numero di Comuni, non ha aumentato di un solo centesimo la tassazione locale, in netta controtendenza rispetto a quanto accaduto nel resto d’Italia.

In ultima analisi torno ancora sulla mancata partecipazione all’assemblea pubblica sulla TARI, peraltro già rappresentata pubblicamente agli organizzatori. Oltre a ribadire che le opposizioni sono state quasi del tutto assenti nelle sedi istituzionali proprie quando si è discusso dell’argomento, va sottolineato che la mancata presenza del sottoscritto non è da addebitare ad una scarsa fiducia nei confronti dei cittadini, con i quali non è mancato il confronto quotidiano sul tema. Tantissimi sono stati infatti i mesagnesi che si sono recati spontaneamente al Comune per discutere con me o con l’Ufficio preposto. La sfiducia è stata nei confronti del metodo che gli organizzatori hanno applicato al confronto. Si rischiava, infatti, che qualcuno degli organizzatori venisse fuori con affermazioni strampalate come è accaduto con il comunicato relativo alla questione “Masseria Belloluogo”. 

Il Sindaco

Franco Scoditti  

 

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