Il sindaco: l’Anci giudica legittimo nostro regolamento
Anche nella nostra città il nuovo sistema di calcolo introdotto dal Governo per il pagamento della tassa sulla raccolta dei rifiuti (Tari) ha destato grande clamore, diffuso malcontento tra i cittadini, sollecitazioni per ulteriori approfondimenti ed inevitabilmente – specie con l’approssimarsi delle elezioni locali – una strumentale utilizzazione di questo malessere con affermazioni in consiglio comunale e sui giornali molto spesso approssimative, fuorvianti e talora addirittura volgari.
E’ mio dovere, in quanto Sindaco, dare conto ai cittadini del lavoro fatto nell’applicazione di questa legge e non cessare mai di verificare ulteriori opportunità – sempre compatibili con le norme vigenti – per attenuare il carico fiscale sui contribuenti.
Le dichiarazioni senza fondamento al solo fine di seminare vento, ignari della tempesta che si scatena, le lascio cadere non senza aver rilevato la preoccupazione verso chi si candida a governare questa città – o l’ha già di recente fatto – per l’approssimazione e l’irresponsabilità con cui si parla di argomenti delicatissimi senza conoscerne minimamente le complesse implicazioni.
Proprio per non lasciare niente di intentato, e consapevole di dovermi muovere tra l’applicare la legge e non gravare sui cittadini, ho chiesto agli Uffici di verificare la legittimità del Regolamento approvato, lo strumento cioè che traduce per i mesagnesi una norma dello Stato. Regolamento che fu discusso e approvato dalla sola maggioranza perché le opposizioni pensarono bene – legittimamente ma con estrema superficialità e scarso senso del dovere – di abbandonare l’aula senza fornire il loro apporto.
L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), per tutti i chiarimenti giuridici sulla legittimità degli atti emanati dalle singole amministrazioni comunali, mette a disposizione un servizio di consulenza legale consultabile dagli stessi Enti. E per ben due volte ho fatto formulare alla responsabile del Servizio Tributi, d.ssa Gioia, degli specifici quesiti per trovare conferme o censure sul nostro operato.
L’Ufficio legale dell’Anci ha risposto ed abbiamo ricevuto la conferma della legittimità giuridica del regolamento comunale sulla Tari. Ma non ci siamo fermati o accontentati di stare nella legge, abbiamo provato a forzarla chiedendo se, soprattutto per il problema delle pertinenze (box, cantine, garage, ecc.), fosse possibile escludere dal computo della tariffa la parte “variabile” (cioè i componenti nucleo familiare) o almeno ridurla ad un unico componente.
E ci hanno risposto, tra l’altro, che: “Entrambe le soluzioni sono di dubbia legittimità e potrebbero essere oggetto di osservazioni da parte del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) Difficile valutare ipotesi di censura da parte della Corte dei Conti anche se non vi dovrebbero essere gli estremi del danno erariale. L'eventuale ammorbidimento del peso della parte variabile della tariffa rapportando la stessa ad un unico occupante appare una soluzione che crea disparità di trattamento tra i contribuenti e mantiene le stesse obiezioni della eliminazione totale.” (i quesiti formulati dal Comune e le risposte integrali dell’Anci saranno pubblicate anche sul nostro sito istituzionale)
Siamo ben consapevoli che l’Ufficio legale dell’Anci formula indicazioni non vincolanti ma in questo grande marasma interpretativo che riguarda migliaia di comuni in Italia, questo parere rappresenterà un riferimento per molti che consulteranno la banca dati dell’Anci, come i funzionari dei comuni fanno sempre. E questo parere ci conforta. Certo non potrà niente contro la menzogna demagogica che artatamente viene diffusa ma la nostra deliberazione mette in sicurezza gli atti compiuti sull’argomento.
E per fare un poco di chiarezza coi cittadini che vogliono ragionare sui fatti e non sulle opinioni nei prossimi giorni verrà diffuso casa per casa un dettagliato documento informativo sulla Tari e sui costi del servizio di raccolta.
Il Sindaco Franco Scoditti