Sei comuni e Torre Guaceto insieme per il futuro del Canale Reale.
Di seguito pubblichiamo integralmente un comunicato congiunto dei Comuni di Brindisi, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Villa Castelli e del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto.
Si è tenuto ieri, presso la sede regionale degli uffici del Servizio Assetto del Territorio, un incontro tra i sei Comuni attraversati dal Canale Reale, importante corridoio ecologico che, seppur in parte compromesso dall’uso improprio, connette aree ad elevato grado di naturalità, tra queste la Riserva Naturale di Torre Guaceto.
All’incontro, condiviso anche dalla Provincia di Brindisi, hanno partecipato i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Brindisi, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Villa Castelli e del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto.
L’iniziativa promossa dal Comune di Francavilla Fontana di concerto con la Regione attraverso l’Assessorato alla Qualità del Territorio, intende attuare un percorso avviato nel 2010 e che oggi porta alla condivisione degli approfondimenti svolti nell’ambito della redazione PUG di Francavilla Fontana, con la consulenza scientifica del Dipartimento ICAR del Politecnico di Bari.
Tanto al fine di individuare metodo e azioni integrate, da introdurre anche negli strumenti urbanistici comunali, utili al risanamento ambientale e la conseguente valorizzazione paesaggistica del corso d’acqua.
Si è discusso delle criticità ambientali rilevate e che interessano i singoli Comuni con evidenti ricadute sulla percezione negativa che si ha del Canale Reale.
Si è parlato delle problematiche relative ai depuratori, alle aree interessate da pericolosità idraulica e all’impatto delle attività agricole che interessano le aree attraversate dal Canale ma che in realtà si estendono a tutto il suo bacino imbrifero, con particolare riferimento alle elevate concentrazioni di sostanze organiche rilevate nelle acque del corso d’acqua e provenienti dal dilavamento dei terreni agricoli ad opera della pioggia; sono stati ipotizzati interventi di ingegneria naturalistica e regolamentativi finalizzati alla riduzione di tali impatti.
Sul tavolo quindi anche l’auspicabile attivazione dell’impianto di affinamento presente in territorio di Mesagne che risolverebbe lo sversamento delle acque dei depuratori consentendo l’erogazione di acque depurate affinate per l’agricoltura.
Pertanto date le problematiche emerse, saranno interessati anche l’Acquedotto Pugliese, l’Autorità di Bacino e l’ARNEO al fine di un impegno formale che i Comuni, Provincia e Regione intendono attuare attraverso un protocollo d’intesa finalizzato alla promozione e programmazione di attività territoriali per la salvaguardia del corso d’acqua e delle sue aree annesse, anche in attuazione del nuovo Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia di recente approvazione.