La riflessione di Maria Teresa Saracino di Noi Centro.
Assumo per la prima volta, e non senza travaglio, pubblica posizione per invitare lo schieramento politico di cui faccio parte ad una riflessione. Il tema è certamente un bilancio di questa consiliatura. Con l'elezione diretta del sindaco, al primo cittadino è demandato un compito che travalica il semplice ruolo amministrativo, pure di capitale importanza. Questi ha una responsabilità supplementare, di eccezionale valore simbolico, essendo depositario senza intermediari della delega affidatagli dai cittadini.
Ai cittadini, quindi, deve rispondere quel sindaco non soltanto in materia di operosità, efficacia e trasparenza dell'azione amministrativa, ma anche delle condizioni di vivibilità della sua comunità cittadina, tanto nel senso della serenità e della sicurezza, quanto nel senso delle prospettive e delle occasioni seminate per il futuro. Dobbiamo quindi chiederci – dobbiamo: noi classe dirigente dell'attuale centrosinistra – se il sindaco Franco Scoditti (sulla bontà della cui persona è impossibile eccepire) abbia sempre o in quale misura corrisposto al dovere impostogli dalla lettera e dallo spirito della legge con cui fu eletto, e se abbia sempre o in quale misura soddisfatto le istanze che in varia misura e a diverso titolo gli sono pervenute ora da semplici cittadini, ora dai comparti produttivi in sofferenza, ora dai settori della cultura, delle professioni, dell'associazionismo.
Io sono costretta, dall'onestà intellettuale e morale a cui sento di dover rispondere a me per prima ed a chi ha creduto in me poi, ad ammettere che abbiamo pagato la mancata sintonia tra la città ed il primo cittadino, occasione irrimediabilmente perduta che ha causato un vistoso ed ingiusto scollamento tra governanti e governati e un deficit complessivo di qualità dell'amministrazione nonostante la copiosa realizzazione amministrativa in parte in itinere che non è stata adeguatamente portata a conoscenza del cittadino. Di chi la responsabilità? A mio avviso di alcune comportamenti distruttivi assunti da parte del PD nei frangenti più cruciali, che hanno indebolito fin dalla nascita la capacità politica e amministrativa di questa coalizione. Il quadro venutosi a creare non ha giovato alla città e in prospettiva non giova al centrosinistra.
Non mi sembra quindi peregrino invitare ciascuno dei componenti la maggioranza ad una riflessione senza ipocrisie ed infingimenti e, parallelamente, il sindaco ad una franca assunzione di responsabilità: forse solo un azzeramento dello status quo può originare una rinascita del centrosinistra ed una nuova e più credibile proposta politica.
Maria Teresa Saracino
Consigliere Comunale "Noi centro con Ferrarese"