Dimissioni Assessore Palma Librato: il comunicato dell'Amministrazione ed il commiato.

Questa mattina - martedì 10 ottobre - l’assessore ai Lavori Pubblici, Urbanistica e Centro Storico arch. Palma Librato ha rassegnato le dimissioni dall’incarico assessorile.

 

«Le motivazioni – ha sottolineato l’assessore nella nota di dimissioni inviata al Sindaco - sono esclusivamente di natura personale». Librato ha spiegato che «nel corso degli ultimi mesi è stato sempre più difficile riuscire a conciliare gli impegni professionali con un'attività amministrativa continua ed efficace. La distanza dal Comune in cui risiedo e lavoro complica molto la mia situazione».

Sempre nella stessa nota l’assessore ha ringraziato il Sindaco «per avermi dato la possibilità di vivere intensamente questa esperienza che mi ha consentito di crescere umanamente e politicamente. Ringrazio gli amici assessori con i quali ho condiviso molte scelte fondate sempre sui principi del bene comune, della legalità e della trasparenza. Ringrazio gli amici consiglieri con cui abbiamo condiviso l’obiettivo di dare soluzioni concrete ai problemi quotidiani dei mesagnesi e di offrire visioni di sviluppo futuro. Ringrazio tutti i dipendenti comunali che con il loro lavoro permettono alla comunità mesagnese di crescere, in particolare ringrazio i dipendenti dell'ufficio Lavori Pubblici, Urbanistica e Patrimonio che mi hanno consentito di lavorare incessantemente per raggiungere risultati importanti per la città. Ringrazio gli operai del Comune che sono ogni giorno sul campo e tutti coloro che hanno contribuito e che contribuiranno alla realizzazione dei nostri progetti volti a far accrescere la bellezza della nostra città».

Il Sindaco e l’intera Amministrazione Comunale ringraziano l’arch. Librato per il fondamentale lavoro svolto in questi anni.

 

Il commiato di Palma Librato

Mesagne: un pezzo di Città da privilegiare perché mi ha parlato della mia storia, della mia terra, delle persone. Ho raccolto frammenti di storie e di architetture, cercando di dare una visione di città più moderna, smart e dinamica al passo con la contemporaneità. Una accelerata forte e importante che si fa in questi casi, quando senti che la gente se lo aspetta da te. Un ritorno alle mie radici che mi ha resa felice di affrontare ogni giorno la strada e le difficoltà. Ho avuto la fortuna di sentirmi a casa, ma anche di guardare con gli occhi terzi di chi vive da molti anni fuori pur conoscendo ogni angolo della propria terra, sentendosi oltremodo sua cittadina e cittadina pugliese. Ho avuto la fortuna di far rivivere alcune bellezze incommensurabili che passavano da troppo tempo inosservate sotto gli occhi distratti di chi vive negli stessi luoghi da sempre, di chi dice “tanto qui non si può far nulla, tanto qui non cambia nulla…”. Abbiamo fatto e come!
Ho provato a tracciare un solco, a segnare una traccia di metodo nella programmazione, elemento su cui bisogna ancora lavorare moltissimo per rilanciare il territorio brindisino verso il futuro. Ho lavorato per innovare una piccola Pubblica Amministrazione, ottenendo risultati che all’inizio sembravano irraggiungibili per la resistenza che si prova verso la novità umana e tecnico-politica.
Ho usato durezza ed elasticità, dosando le cose sicuramente non sempre bene, anzi spesso sbagliando, ma certa che nulla di quanto svolto resterà invano. Ho individuato i luoghi della trasformazione (dalle strade ai luoghi pubblici, agli edifici) attraverso gli occhi della gente e con i miei occhi, occhi di architetto perché la mia professione mi ha aiutata in un percorso nient’affatto facile per chi vive fuori ed è chiamata a gestire un settore molto complesso in cui l’abitudine ha guidato più della progettualità tecnico-pratica. Circa 100.000 chilometri percorsi in due anni e mezzo per la mia città, per sentire la gioia del dono per onorare un impegno grande e troppo importante per me. Ricorderò gli occhi della gente incontrata, le parole dei tanti amici ritrovati e di quelli nuovi, l’appoggio incondizionato delle questioni spinose e irrisolte della città e le riserve di alcuni che nel tempo sono state demolite, mentre le riserve residue sono certa che si sgretoleranno nel tempo e nell’aria. I semi per il futuro sono stati piantati laddove abbiamo ritenuto utile farlo, con il faro del bene comune che mi ha, ci ha guidati sempre in questo servizio civico di politica urbana. È tempo di andare.
Un ringraziamento di cuore al Sindaco Pompeo, al carissimo e stimato amico di adolescenza, Toni Matarrelli, agli amici consiglieri di maggioranza e di opposizione, alla I Commissione consiliare, ai miei cari uffici tra tutti i responsabili Marta Caliolo, Claudio Perrucci e Bianca Morleo, agli operai del Comune e soprattutto grazie per la splendida fiducia ai cittadini di Mesagne.
Palma Librato

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