Per la Commissione Pari Opportunità di Mesagne occorre attivare uno sportello front-office.
A seguito della notizia appresa dalla stampa locale sul caso della donna vittima di "segregazione familiare", la commissione per le pari opportunitàdi Mesagne ha ritenuto doveroso esprimere un suo cauto contributo sulla vicenda in oggetto. A tal fine si invia, in allegato, una nota con preghiera di pubblicazione.
cordiali saluti.
Avv. Grasso Giuiana (Ufficio di Presidenza Commissione pari opportunità)
Per la Commissione Pari Opportunità di Mesagne occorre attivare uno sportello front-office
L’episodio che ha interessato nei giorni scorsi la cronaca locale, per un insensato episodio di “segregazione familiare” ai danni di una donna, inevitabilmente riconduce la comunità mesagnese a riflettere su una questione drammatica qual è la discriminazione di genere e più in generale il tema dello stalking e della violenza sulle donne.
Purtroppo episodi di violenza contro le donne continuano a riempire le pagine della cronaca. Le forme di violenza sono molte, dall’oppressione psicologica, come nel caso specifico, alle più gravi forme di aggressione fisica che spesso sfociano anche in veri e propri drammi familiari. Che il fenomeno sia difficile da debellare lo dimostrano le continue richieste che giungono alle associazioni che operano su tutto il territorio nazionale.
La Commissione PARI OPPPORTUNITA’ di Mesagne, pur astenendosi dall’esprimere opinioni e giudizi nel merito, intende tuttavia esprimere appoggio e solidarietà alla vittima e protagonista di questa triste storia locale, che ha trovato il coraggio di reagire, ad un rapporto dove si confonde l’amore con un sentimento di possesso delle donne che, nel profondo di alcuni uomini, è ancora molto vivo e inimmaginabile. E’ tristemente noto infatti che la violenza domestica contro le donne è ancora oggi un aspetto fortemente sottostimato per vari e complessi fattori d'ordine psicologico e culturale dove la vergogna o la sudditanza psicologica di chi subisce la violenza rendono particolarmente difficile l’emergere del fenomeno stesso.
La Commissione, già da tempo ha intrapreso percorsi di sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole, ma riteniamo essenziale che si attivino sul territorio, servizi e strutture di qualità per le donne in difficoltà, come la realizzazione di uno Sportello Rosa, animato da volontari, in rete con i servizi pubblici (assistenza sociale, carabinieri, polizia, scuole, tribunali, ecc) e privati (centri antiviolenza, associazioni, ecc.), che costituisca un primo punto di ascolto comunale per le donne vittime di violenza e stalking, fornendo così i necessari strumenti di supporto e orientamento, indispensabili in vicende dove a prevalere è la paura e l’isolamento.