«A che punto è la circonvallazione?». nota del Sindaco
«Dopo un ulteriore sopralluogo sui cantieri bloccati, ho sentito l’esigenza di capire a che punto siamo con la Circonvallazione.
Per questo, dopo aver preventivamente sentito e coinvolto il consigliere provinciale Francesco Mingolla, sono andato in Provincia accompagnato dai consiglieri comunali Roberto D’Ancona e Omar Ture oltre che dalla responsabile di servizio Marta Caliolo. Al dirigente provinciale del Servizio Tecnico, ing. Ingletti, ho chiesto quali fossero gli ostacoli che impediscono la conclusione di un opera pubblica di vitale importanza per la nostra città.
Punto 1: rimozione da parte di Enel dei pali presenti sul tracciato. Su questo punto le lungaggini burocratiche fra Enel e Provincia sembrerebbero risolte e i pali saranno rimossi a breve.
Punto 2: completamento del I° lotto, tra le provinciali per Torre e quella per S. Pancrazio. Qui c’è l’intoppo più difficile da sbloccare cioè l’espianto ed il reimpianto degli ulivi che si interpongono nell’ultimo tratto del tracciato. La procedura è assai complessa perché l’emergenza Xylella ha determinato modifiche legislative per cui oggi sono necessarie perizie agronomiche, indagini diagnostiche albero per albero e altri adempimenti urbanistici integrativi prima del rilascio della autorizzazione da parte della Regione. Sul punto abbiamo già allertato e sollecitato l’agronomo incaricato e la direzione lavori a stringere i tempi.
Punto 3: mancata previsione, nel progetto iniziale, dei rondò; opere che noi riteniamo indispensabili per garantire la sicurezza del traffico veicolare negli incroci. È stato redatto un nuovo progetto esecutivo che prevede tre rotatorie: una sulla strada provinciale per S. Donaci, una all’intersezione della circonvallazione con la strada rurale prolungamento via Monte Bianco (“lu Culummu”) e l’altra sulla provinciale per S. Pancrazio. Naturalmente queste opere aggiuntive comportano maggiori costi che potrebbero essere coperti dalle economie di scala ottenute con i ribassi d’asta, comportano la redazione di ulteriori progetti e l’appalto di una nuova gara. Abbiamo anche su questo punto sollecitato ulteriormente il direttore lavori l’architetto Savino Martucci che essendo nostro concittadino, oltre che già dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, ci assicurato che si spenderà al massimo per favorire il completamento dell’opera.
Noi seguiremo attentamente le fasi conclusive dei lavori che dovrebbero portare alla consegna dell’opera entro l’anno (2018), sempre che non vi siano altre complicazioni che, a dieci anni dall’avvio dell’opera, sarebbero difficili da sopportare».
Pompeo Molfetta
Sindaco di Mesagne