Provincia: arriva il Piano di Prevenzione della Corruzione per il triennio 2014-2016


Con deliberazione del Commissario Straordinario della Provincia di Brindisi, Cesare Castelli, con i poteri del Consiglio provinciale, è stato approvato il Piano di Prevenzione della Corruzione (C.P.T.P.C) dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi per il triennio 2014 – 2016. 
Detto piano fa seguito all’altro già approvato con deliberazione commissariale nr 5 del 28/03/2013 per il triennio 2013 – 2015 che richiedeva un aggiornamento ed un adeguamento alle direttive contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A) approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo scorso anno.

Si tratta di un codice di comportamento destinato a definire, per i dipendenti dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi, precisi criteri che, chi lavora o collabora con questo Ente, deve scrupolosamente osservare. 
In caso di gravi inadempienze o violazioni, lo stesso piano prevede perfino il licenziamento del dipendente pubblico scorretto.

Il piano di prevenzione anticorruzione, oltre a sottolineare i principi generali del corretto comportamento già previsti della Costituzione per un dipendente o un collaboratore della Provincia di Brindisi sottolinea che i soggetti tenuti all’osservanza del Codice devono, ad esempio, usare a soli scopi di interesse pubblico le informazioni di cui dispongono per ragioni di ufficio e la loro azione amministrativa sarà orientata alla massima economicità, efficienza ed efficacia.


Anche la gestione delle risorse pubbliche deve seguire una logica di contenimento dei costi senza pregiudicare la qualità dei risultati assicurando anche la piena parità di trattamento e condizione. Chi opera per conto della Provincia di Brindisi dovrà dimostrare la massima disponibilità e collaborazione nei rapporti con le altre pubbliche amministrazioni ed avrà l’obbligo di diligenza, lealtà e imparzialità che qualificano il corretto adempimento della sua prestazione lavorativa.


Chi è soggetto a queste regole di comportamento, tra l’altro, dovrà astenersi dall’accettare incarichi di collaborazione o di consulenza con qualsiasi tipologia di contratto ed a qualsiasi titolo da persone o enti privati. Il Piano ha previsto un approfondito studio realizzato dal segretario generale dell’Ente, Guido De Magistris, che ha individuato e redatto un’apposita relazione sugli eventuali processi a rischio corruzione attraverso l’analisi delle procedure e delle competenze dei vari uffici e settori dell’Amministrazione Provinciale.


Lo studio (realizzato con l’ausilio dei vice segretari componenti la struttura di supporto, dottoressa Fernanda Prete, dottoressa Alessandra Pannaria e la dottoressa Annamaria Attolini in qualità di funzionario componente dello staff di supporto del Segretario Generale per i controlli interni) ha permesso di individuare una sorta di scala dei probabili rischi: minima, media e massima.

Dall’applicazione dei parametri indicati dal Piano Nazionale Anticorruzione, il valore delle attività svolte dall’Amministrazione Provinciale ha portato a collocarle al livello massimo della scala dei rischi il che appare significativo al fine di evitare qualsiasi comportamento non decoroso o a rischio corruzione. 



COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI

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