Conca querelato da Emiliano. “Continuerò a denunciare con ancora più forza le storture della sanità pugliese”
“Per la prima volta un presidente di Regione querela un consigliere.
La colpa? Quella di aver difeso i cittadini pugliesi dalle distorsioni della libera professione. Da anni mi batto per l’abolizione dell’attività intramoenia ed extramoenia e questa querela non fermerà la mia battaglia: continuerò a denunciare con ancora più forza le storture della nostra sanità”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Mario Conca in seguito alla notifica della querela presentata dal Presidente della Regione, Michele Emiliano nei suoi confronti per diffamazione aggravata, in cui viene contestato un post dello scorso maggio, in cui il consigliere pentastellato annunciava di aver chiesto copia dei contratti stipulati dai primari ospedalieri negli ultimi dieci anni e di eventuali richieste (illegittime) avanzate dagli stessi di autorizzazione all’esercizio della professione in extramoenia, nonostante il regolamento regionale 24 del 2013 lo vieti espressamente.
“Emiliano afferma che ho screditato la sua figura personale e istituzionale, ma non mi risulta si stia contemporaneamente preoccupando di verificare quanto ho denunciato, ovvero che i primari rispettino i contratti stipulati con le ASL e gestiscano in maniera virtuosa le strutture complesse senza danneggiare gli aiuti. In barba al regolamento regionale 24 del 2013 che li obbliga all'esclusività del rapporto - spiega il consigliere - numerosi primari avrebbero lo studio privato fuori dall'ospedale (extramoenia), sottraendo pazienti al pubblico. Il tutto ovviamente nell’indifferenza dell’assessore alla Salute, che fa finta che tutto vada bene, tanto a pagare sono i cittadini. In un mondo dove le ingiustizie e gli sprechi regnano sovrani, Emiliano invece di occuparsi del benessere e delle tasche dei cittadini non trova di meglio da fare che querelare me. La sua priorità ancora una volta evidentemente è la campagna elettorale, la mia sono i cittadini pugliesi. Questa è la differenza”.