Consiglio regionale approva norme in favore assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica
Approvata a maggioranza in Consiglio regionale la proposta a firma del consigliere di Forza Italia Giandiego Gatta che modifica e integra la legge
“Nuova disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.
In particolare la norma interviene sulle procedura per l’accertamento periodico del reddito, che non risulta specificata nella legge regionale in questione, né affidata alla regolamentazione di Giunta o dell’Ente Gestore.
Pertanto, per dissipare incertezze e paventati inadempimenti da parte dei soggetti assegnatari, causa di inevitabili sanzioni, si prevede espressamente che la richiesta dell’Ente Gestore con relativa modulistica allegata, sia inviata agli assegnatari, a mezzo di raccomandata AR.
Trattandosi di atti non processuali, la legge dà valore alla data di effettiva consegna e non a quella di spedizione.
Ne consegue che i termini per adempiere, con la trasmissione della documentazione probatoria reddituale, cominceranno a decorrere dalla data di ricevimento.
Inoltre, in caso di comprovata diminuzione del proprio reddito, l’assegnatario può richiedere la riduzione del canone prima dell’aggiornamento periodico.
Approvati inoltre due emendamenti aggiuntivi.
Il primo, a firma del presidente del Consiglio Mario Loizzo, modifica delle legge regionale 27 del 1995 e riguarda il trasferimento gratuito da parte della Regione Puglia in favore dei Comuni richiedenti di proprietà transitate nel demanio e patrimonio regionale. La norma serve infatti a consentire l’immediata acquisizione delle aree per cui gli enti hanno già richiesto ed ottenuto finanziamenti regionali.
Il secondo, a firma del consigliere regionale Enzo Colonna, raccorda la legge sulla perequazione urbanistica alle “Norme generali di governo e uso del territorio” per quanto riguarda la costituzione dei consorzi per i comparti. Si prevede dunque che “è sufficiente la partecipazione dei proprietari che detengano almeno il 51% delle superfici catastali comprese entro il perimetro dell’area interessata”.