Sulla scelta di Emiliano e del progetto "Con", le prime reazioni.
Sulla scelta di presentare un proprio progetto politico, anche se si prevedeva da qualche tempo questa logica conclusione, non risultano, al momento, dichiarazioni significative
ed in particolare le scelte che andrà a fare il Pd. A livello di consiglio regionale, sono noti solo due interventi, il primo dei gruppi politici "Fratelli d'Italia" e "Direzione Italia" ed il secondo di Giuseppe Longo (vicepresidente del Consiglio regionale). Li riportiamo di seguito:
Emiliano lancia "CON". Fratelli d’Italia e Direzione Italia: "Con tutti ma mai con la Puglia"
Dichiarazione congiunta dei consiglieri regionali Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Ignazio Zullo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola
"Il governatore pugliese Michele Emiliano ci regala una trovata al giorno; oggi parliamo di 'CON' che, più che una realtà proiettata al futuro, sembra essere il riassunto dei cinque anni da presidente: con la destra, con gli agricoltori, con le associazioni, con gli anti-destra, con gli anti-agricoltori, con gli anti-associazioni, con questo e con quell'altro, in una giostra del tutto e del contrario di tutto. Anziché occuparsi della Puglia dimostra di essere interessato solo al suo percorso politico, utilizzando ruolo e Istituzione per fare e disfare liste, correnti, gruppi e sottogruppi funzionali al suo obiettivo. Tutto più o meno legittimo se non fosse che parliamo del presidente della Regione Puglia e che dovrebbe essere concentrato a svolgere 'pancia a terra' il mandato per il quale è stato eletto, che sembra essere invece l'ultimo dei suoi pensieri. Nel frattempo la Puglia langue e questioni di estrema importanza non trovano né soluzione né adeguata attenzione: i fallimenti delle politiche regionali su agricoltura, rifiuti, sanità sono sotto gli occhi di tutti. Questioni cui si aggiunge il tema delle infrastrutture e di territori che su questo tema viaggiano a due velocità, come se ci fossero pugliesi di serie A e di serie B. "Sorge a questo punto spontanea una domanda: riuscirà mai ad essere una sola volta CON la Puglia e CON i pugliesi? Propendo per il no, e l'unica consolazione è che la fine della legislatura è ormai alle porte".
Emiliano lancia "CON", Longo (I popolari, vicepresidente Regione Puglia): “Un movimento semplice, aperto, inclusivo e che potrà coinvolgere chiunque senza distinzioni partitiche e politiche"
“Un movimento semplice, aperto, inclusivo e che potrà coinvolgere chiunque senza distinzioni partitiche, politiche e soprattutto senza il rancore, che spesso diventa odio per l’avversario, che ancora caratterizza molti approcci zeppi di obsolete ideologie". Con queste parole il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo, accoglie il nuovo soggetto politico, “Con”, lanciato dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
“Non basta vincere le elezioni – spiega Longo – ma è poi necessario governare bene i territori, forti del valore aggiunto delle iniziative e dei progetti di tutti coloro i quali vogliano partecipare a un ampio progetto di sviluppo della comunità”. Il vicepresidente sottolinea come “una opposizione fine a se stessa, una polemica spinta non da reali convincimenti ma sovente strumentale e dettata solo dalla linea del partiti di appartenenza e dalle perenni campagne elettorali, siano elementi che non solo non giovano all’idea di politica giusta e al servizio del territorio, ma rappresentino una reale forma di contrasto allo sviluppo dello stesso e allontanino sempre di più i cittadini dalla partecipazione attiva e dal basso dell’amministrazione della cosa pubblica. E non mi si parli di pericolo qualunquismo – aggiunge Longo – perché così si fa il gioco di chi sta spingendo sempre più in alto populisti e sovranisti. Fa bene Emiliano a chiedere ai giovani – i grandi assenti della Terza Repubblica - di scendere in campo, di studiare, di provarci raccogliendo quelle indicazioni interessanti che quotidianamente giungono a livello locale e nazionale e che sarebbe assurdo non cogliere. Del resto “uno Stato non è veramente democratico se non è a servizio dell’uomo, se non ha come fine supremo la dignità, la libertà, l’autonomia della persona umana, se non è rispettoso di quelle formazioni sociali nelle quali la persona umana liberamente si svolge e nelle quali essa integra la propria personalità”. Sono le parole che Aldo Moro pronunciò in Assemblea Plenaria il 13 aprile 1947, più di settant'anni fa, e che oggi stanno prepotentemente tornando di attualità”.