Leonardo Di Gioia, assessore all'agricoltura fino al 2 luglio, pubblica sul suo profilo Facebook una nota su Michele Emiliano.
Nel pomeriggio di ieri Leonardo Di Gioia Assessore regionale all'agricoltura fino al 2 luglio ha pubblicato sulla sua pagina di Facebook una nota nei confronti di Emiliano che pubblchiamo integralmente.
Il Presidente della Regione in questi giorni sta mettendo in atto una strategia di comunicazione a mio avviso forviante e furba. Ripete con finta rassegnazione di essere disponibile a riconoscere gli errori della sua gestione ma invece di citare le tante materie di sua competenza in tema di sanità, di sociale, di rifiuti, di trasporti e di opaca gestione delle agenzie regionali si limita a fare riferimento al Psr.
Il Psr effettivamente è un problema. Ma non l’unico. Ma ad Emiliano sembra utile parlare di una materia che formalmente aveva delegato fingendo di essere stato poco attento nel valutare il problema. La sua teoria è che le cose non vanno perché non si è impegnato lui direttamente, secondo un copione fortemente conosciuto del superuomo solo al comando. Il suo peccato sarebbe la distrazione. Vuole far passare la teoria secondo cui una sua azione diretta e repentina avrebbe potuto evitare tutti i problemi. Così non è.
E per questo a un simile gioco non mi adeguo. Piuttosto che mistificare, Emiliano spieghi che il Psr è gestito da una autorità indipendente e che è stato lui a sceglierla, contro la mia volontà, al solo fine di cacciare dalla Regione il dottor Pagliardini reo a suo dire di aver votato per Dario Stefàno alle primarie del 2015; Emiliano spieghi che il Psr per una previsione tecnica contenuta in un bando, bando non approvato né modificabile a cura mia e neanche dal Presidente pena l’abuso di ufficio, è stato aggredito da innumerevoli contenziosi e che solo il mio intervento ha indotto lui a chiarire con la avvocatura quale dovesse essere la strategia difensiva corretta; Emiliano spieghi che nessun euro è stato perso sotto la mia guida e che i decreti pubblicati in questi giorni sono il frutto degli atti amministrativi del mese di aprile e del lavoro dei dipendenti della struttura che ho programmato di assumere visto che nessuno dalla Presidenza si era premurato di sostituire il personale ormai fuoriuscito dall’assessorato; Emiliano spieghi che le soluzioni che ha proposto e fatto approvare dall’autorità di gestione attuale, nel mese di luglio, per le quali si è assistito alla celebrazione da parte di alcuni tecnici che hanno sempre praticato la piaggeria verso i potenti pro tempore, sono sorprendenti dal punto di vista amministrativo, e che alla prova del Consiglio di Stato o magari di qualche Procura (perché il vantaggio per gli uni è certamente uno svantaggio per altri), smaschereranno una vera anomalia senza precedenti ai sensi di tutte le leggi sugli appalti e la contrattualistica; Emiliano spieghi perché esulta per atti che riammettono decine di aziende escluse ormai da due anni, aziende che potranno beneficiare di una sanatoria non prevista da alcuna norma, e, quel che più conta, e che nessuno dice, in danno di altre che hanno lavorato ed atteso secondo il bando e che oggi non avranno mai più ristoro; Emiliano spieghi che di agricoltura si è sempre occupato e non è vero che non sapeva nulla: Xylella per intenderci, dove ha, contro ogni mio consiglio ondeggiato tra posizioni antiscientifiche e giustizialiste e posizioni demagogiche ed opportunistiche; Emiliano spieghi quali criteri tecnici ha ritenuto utilizzare per selezionare il commissario dei consorzi di bonifica, messo a capo di 4 strutture a fortissima connotazione tecnica, certamente abile, ma dispensato da qualsiasi forma di valutazione selettiva e soprattutto nè pubblica nè trasparente; Emiliano spieghi su quali presupposti ha pensato bene di dare la responsabilità di Arif ad un professionista, anch’egli probabilmente meritevole, ma a fortissima impronta politica, in un ruolo invece che richiede competenze manageriali per le quali avrebbero potuto candidarsi altre e parimenti importanti personalità scientifiche, piuttosto che ex candidati e non eletti nelle sue liste; Emiliano spieghi perché non ha dato seguito alla erogazione delle risorse aggiuntive rivenienti dalle economie del vecchio e rendicontato Fesr per le misure ad investimento per l’agroindustria come aveva assicurato al fine di dare sfogo alla misura 4.2.; Emiliano spieghi perché non dice che l’assessorato da me retto ha approvato la riforma dei Consorzi di bonifica, della Caccia, della Pesca, del Sistema delle foreste, ha nella completa indifferenza della presidenza dovuto arginare problemi epocali quali i cambiamenti climatici, calamità, crisi dei prezzi, caporalato, continuando ad assicurare la funzione della promozione nazionale ed internazionale dei prodotti locali, ha mantenuto vivo il sistema delle filiere come quella del latte, contribuendo alla conservazione e nuova certificazione dei marchi di qualità, ha riformato il sistema della erogazione dei contributi per il gasolio, ha contribuito per parte regionale alla scrittura della legge sulle gelate e sulla Xylella, ottenendo dal ministro Centinaio la somma senza precedenti di 300 milioni per il Salento, ha programmato, in via straordinaria e senza riscontrabili precedenti, investimenti per i consorzi di bonifica di 110 milioni per le opere irrigue, ha elaborato le strategie anche legislative per portare a buon fine la vicenda dei codifesa e degli ex sma, ha garantito alla Puglia l’autorevole Coordinamento della Commissione politiche agricole Conferenza delle regioni.
Ma tutto questo Emiliano non lo sa e non sa spiegarlo. Cerca capri espiatori per costruire immeritato consenso personale. Sempre impegnato ad apparire prestante sui social a celebrare le ricorrenze festive del giorno e sempre pronto a scaricare i collaboratori se utile per fini elettorali. Governare l’agricoltura nell’interesse dei pugliesi genera controindicazioni e difficoltà. Gli agricoltori restano categorie organizzate in grado di condizionare le scelte politiche. Ma non sempre gli agricoltori hanno ragione alla luce di regole vecchie e con vincoli di natura europea. Bisogna decidere da che parte stare. Io ho sempre scelto la regolarità degli atti, la fermezza delle decisioni anche impopolari e la tutela delle persone per bene che lavorano i campi con sacrificio ed onore. Ed ho sempre reso pubblico il mio pensiero. Dica Emiliano cosa ha fatto e cosa farà lui oltre ad una perenne ed inutile campagna elettorale.