Una dichiarazione del capogruppo Pd alla Regione Puglia, Pino Romano:
“La delibera per la riorganizzazione del sistema emergenza-urgenza nella nostra provincia, è la conferma della volontà del management della Asl Brindisi di tagliare ulteriori posti letto ospedalieri”.
Ne è convinto il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano, secondo il quale nella delibera “manca una sia pur minima programmazione di rete e servizi che sia articolata sui territori, e in cui la scelta di non potenziarle l'ospedale di Ostuni come Dea (Dipartimento emergenza accettazione) di primo livello, lascia scoperti dal servizio una considerevole fascia di popolazione”. Per Romano, “se nella provincia di Brindisi resteranno un Dea di secondo livello, vale a dire il Perrino; un Dea di primo livello a Francavilla e solo un pronto soccorso a Ostuni, il Perrino di Brindisi scoppierà”.
“La scelta di decodifica dei pronto soccorso di Fasano, San Pietro e Mesagne – sottolinea il capogruppo Pd - è l’anticamera della chiusura di questi ospedali e della loro riconversione in ospedali comunità”. “Oltretutto – rileva il consigliere – la decodifica di San Pietro appare ancora più incomprensibile dal momento che, in base a una legge regionale, le sedi di Unità operative complesse di psichiatria devono avere obbligatoriamente un pronto soccorso”.
“La situazione della Asl Brindisi – evidenzia Romano - è aggravata dalla frenesia da basso impero con cui si sta dando vita ad atti deliberativi (dipartimentazione e commissione di concorsi, soppressioni di commissione per invalidi) che trasformano nella sostanza l'offerta di prestazioni ospedaliere.
Si tratta di un modello di sanità contro il quale mi batto dal 2010”. “Alla luce di tutto questo – conclude Romano - mi sono impegnato a presentare emendamenti che modifichino quanto previsto dalla delibera per la riorganizzazione del sistema emergenza-urgenza, affinché questo serva davvero a migliorare i servizi per i cittadini”.