Regione-Stp , cessione quote, Curto: “Scelta politica demenziale”
Il consigliere regionale Eupreprio Curto (Udc) ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Pur largamente annunciata, desta non poche perplessità la sottoscrizione tra la Regione Puglia e la Provincia di Brindisi di un protocollo d’intesa in virtù del quale la Regione trasferirà alla Provincia di Brindisi le proprie quote della Società Trasporti Pubblici.
E’ pur vero che a tanto si è giunti in virtù di una legge finanziaria mirante a liberare le Regioni dagli asset non strategici. Ed è pur vero che con la sciagurata legge Delrio la materia del trasporto pubblico è rimasta tra le competenze delle Province.
Ma quella legge finanziaria è datata 2008. E dal 2008 ad oggi (siamo alle soglie del 2015) è cambiato il mondo intero nel sistema istituzionale del nostro Paese. Motivo per cui non rendersi conto che tale normativa non avrebbe dovuto trovare applicazione all’indomani di quell’insana legge Delrio che sopprime le province (mantenendo nelle loro competenze alcuni servizi, ma senza individuare e trasferire le relative risorse finanziarie) costituisce la prova provata di una Politica che continua ad essere irrazionale e illogica.
Chi si fa dunque carico del 33 per cento delle quote della Regione Puglia, diventando così il socio pubblico di maggioranza assoluta all’interno della Società Trasporti Pubblici di Brindisi? Risposta: quella Provincia che a breve dovrà essere soppressa, e che, quindi, a sua volta dovrà trasferire le quote; quella Provincia che non ha le risorse finanziarie per garantire il riscaldamento nelle scuole sottoposte alla sua competenza; quella Provincia su cui (beninteso, insieme a tutte le altre Province Italiane) incombe lo spettro di quello che sarà il futuro del personale dipendente all’indomani della soppressione.
Certo, una cosa va detta con chiarezza: gli ultimi anni di gestione della Stp di Brindisi hanno colmato lacune, anomalie e carenze proprie di alcune amministrazioni precedenti. Ma proprio per questi motivi non vorremmo che la Stp di Brindisi diventasse il bancomat di una Provincia finanziariamente esangue, con corrispondente penalizzazione di un servizio strategico, quale quello del trasporto pubblico locale.
Gli è che la Regione Puglia, non vedeva l’ora di lavarsi completamente le mani da una partecipazione che, però, guarda caso, era ed è, forse, l’unica con i bilanci in regola e con i conti in attivo.
In sintesi: scelta politica non poteva essere più demenziale”.