Emergenza ambientale: la Regione fa suo l’ordine del giorno Capone-Mariano approvato alla Camera.

 

“Le recenti dichiarazioni dell’Assessore regionale alla Sanità Donato Pentassuglia e la delibera di Giunta regionale approvata in dicembre che fa proprio il nostro Ordine del giorno ci inducono a ritenere quanto mai prossima l’indagine per la valutazione dei rischi epidemiologici connessi all’esposizione agli inquinanti nel territorio brindisino e salentino.

Un risultato importante, reso possibile da un’azione sinergica tra deputazione parlamentare, Ministero della Salute, Regione Puglia”.

Così gli onorevoli Salvatore Capone ed Elisa Mariano, a proposito della delibera di Giunta regionale pugliese 2731 del 18 dicembre 2014 finalizzata ad azioni di promozione  e tutela della salute che in narrativa fa proprio il contenuto dell’Ordine del Giorno presentato alla Camera e dove i due parlamentari democratici impegnano il Governo a riservare,  nell’ambito delle risorse destinate alla Puglia nella Legge n. 6 del 6 febbraio 2014 (cosiddetto Decreto terra dei fuochi), o altre disponibili, una quota precisa di fondi da destinare all’Istituto Superiore di Sanità per lo svolgimento - d’intesa con il Ministero della Salute e la stessa Regione Puglia – di tutti gli approfondimenti di carattere epidemiologico necessari per una completa valutazione dei rischi sanitari rivenienti dall’esposizione della popolazione ai contaminanti.

Recentemente infatti proprio l’Assessore Pentassuglia, sottolineando l’assoluta emergenza ambientale relativa a Taranto, ha voluto precisare come nella delibera del 18 dicembre la Giunta ha deciso “di estendere i controlli su Brindisi e Lecce e di potenziare l’organico dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale”.

“All’approvazione dell’Ordine del Giorno”, sottolinea Salvatore Capone, “era seguito l’incontro presso la Camera promosso dal Ministero della Salute con il Sottosegretario Vito De Filippo cui avevano partecipato dirigenti dell’Istituto Superiore di Sanità e numerose interlocuzioni con l’Assessore Pentassuglia. Un incontro conclusosi con l’assunzione di una serie di impegni. L’approvazione della delibera regionale non solo conferma concretamente quanto condiviso ma soprattutto certifica un metodo di lavoro a mio parere esemplare, con il coinvolgimento dei diversi livelli di responsabilità e di governo e con un ruolo attivo della rappresentanza parlamentare.
D’altra parte quella ambientale, connessa anche al probabile aumento di particolari patologie tumorali, è un’emergenza davanti alla quale non possiamo chiudere gli occhi e che deve essere monitorata attentamente per dare risposte chiare alle popolazioni. Solo così peraltro potremo disporre di un quadro di conoscenze certo, finalizzato ad azioni preventive. Seguiremo ovviamente l’attuazione delle misure, anche attraverso un confronto costante, a partire dai prossimi giorni, con l’Assessorato regionale e il Ministero della Salute. Sono convinto infatti che la puntualità delle misure contenute nell’atto deliberativo potrà avere una ricaduta positiva sul territorio salentino, sfuggendo peraltro alla logica degli interventi spot, in una relazione proficua anche con gli altri soggetti istituzionali deputati e nell’ambito di una strategia che di volta in volta dovrà essere obbligatoriamente verificata”.  

“Finalmente”, commenta Elisa Mariano, “qualcosa si muove concretamente, rispondendo alle sollecitazioni territoriali e alle legittime preoccupazioni dei cittadini. Come ho detto in altre occasioni l’emergenza ambientale a Brindisi rischia ormai di non fare più notizia nonostante la messe di dati preoccupanti a nostra disposizione. Quanto deciso dalla Giunta regionale, dopo l’incontro con il Sottosegretario De Filippo, segna una prima svolta in questo lungo percorso intrapreso più di un anno fa e che ci ha visto porre la questione ambientale e sanitaria brindisina in modo concreto e continuo. Ora sarà fondamentale costruire anche a Brindisi una rete di soggetti che possano cooperare in modo proficuo e con diverse competenze allo scopo. L'esempio del protocollo di intesa stilato nella provincia di Lecce mi pare un esempio interessante a cui ispirarsi e nelle prossime settimane mi impegno ad iniziare a costruire questa rete nel mio territorio. Conoscenza approfondita, prevenzione e cure efficaci: queste saranno le nostre parole d'ordine ed è quanto da anni sollecitano le diverse associazioni e movimenti. Questo per me significa peraltro inaugurare una nuova logica tesa non solo a impedire quanto più possibile che avvenga l’irreparabile, ma a certificare che la prevenzione può garantire anche formidabili virtuose economie di scala:  investire in tutela ambientale e salute dei cittadini, piuttosto che in viaggi della speranza, stimolare le nostre imprese ad innovare ed ambientalizzare, accendere un faro sul delicatissimo settore del ciclo dei rifiuti, deve rappresentare la chiave di volta dei prossimi mesi ed anni. Dopo questo primo passo il nostro impegno non mancherà nella fase più operativa e per questo, oltre a ringraziare l'Ass. Pentassuglia per aver mantenuto l'impegno, gli chiederò, assieme al mio collega Capone, di incontrarci a breve per approfondire ogni dettaglio del percorso cui la Regione ha dato finalmente avvio”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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