Friolo: anche la Corte dei Conti boccia la sanità pugliese. Il caso Brindisi

“Ora è finanche la Corte dei Corti a dire che la sanità pugliese è la sfascio perché gestita in modo pessimo dai direttori generali ASL”. E’ quanto dichiara Maurizio Friolo, capogruppo Nuovo Centrodestra nel Consiglio regionale della Puglia e vice presidente commissione regionale Sanità.

 

“Il governo Vendola – afferma Friolo - si è ostinato a confermare, con gli attuali vertici della sanità pubblica, anche un processo gestionale sprecone dei denari della comunità e poco attento ai bisogni dei cittadini. Una ricetta che va cancellata e riscritta se si vuole fare del bene al bilancio della Regione Puglia e alla salute della gente. Il problema è che ci sono errori enormi come macigni in ogni ASL pugliese e i cittadini non riescono a capacitarsi come mai non si ponga rimedio.

Purtroppo siamo dinanzi al caos anche quando è in gioco la vita umana. Ad esempio c’è da chiedersi come sia stato possibile che a Brindisi una partoriente sia arrivata in ritardo in sala parto dell’ospedale “A. Perrino”, con conseguenze nefaste, a causa del mancato funzionamento degli ascensori. E come mai quegli stessi ascensori siano rimasti bloccati per settimane. Finanche un qualsiasi capo condomino avrebbe saputo fare di meglio.

Ora è la Corte dei Conti – continua Friolo - che evidenzia come sia cresciuta la spesa per la mobilità passiva. In sostanza, è cresciuto il numero di pugliesi che hanno deciso di farsi curare in altre regioni non avendo più fiducia dell’organizzazione degli ospedali in Puglia. Si badi bene: non della professionalità dei nostri medici ma di come è gestita la struttura ospedaliera. D’altra parte vorrà pure significare qualcosa il susseguirsi rapido di inchieste giudiziarie per tanti e troppi casi di malasanità. Sarebbe fin troppo facile elencarne i più eclatanti ma è superfluo perché la gente ricorda bene tutto.

Mancano le verifiche e i controlli. Questa è la verità bruciante alla base degli sprechi e dei disservizi. Manca essenzialmente un nuovo modo di gestire la sanità pubblica. Nell’ASL di Brindisi, ad esempio, la Corte dei Conti ha evidenziato, tra l’altro, che non sono stati raggiunti neppure i livelli minimi imposti dalla Regione Puglia sui controlli da effettuare sulle cartelle cliniche dei ricoveri. La Regione stabilisce che questi controlli debbano essere superiori al 30 per cento. L’ASL di Brindisi si è fermata al 10 per cento, cioè ha esaminato solo una cartella su dieci, ed è ancora da chiarire se quella cartella esaminata appartenga solo alle strutture private o anche a quelle pubbliche.

Insomma, una bocciatura su tutti i fronti che dovrebbe spronare il governo Vendola a cambiare decisamente registro e stabilire direttive certe e inequivocabili per una migliore gestione della sanità pubblica”.

 

Bari, 15.01.2014

Avv. Maurizio Friolo

Vice Presidente Commissione regionale Sanità

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.