A chi spettano gli 80 Euro. (di Maria Cariello)
A chi spettano gli 80 Euro? Il bonus spetta ai lavoratori dipendenti e a chi percepisce redditi assimilati al lavoro dipendente come i soci lavoratori delle cooperative; i titolari di borse di studio e assegni di formazione professionale; i collaboratori coordinati e continuativi e quelli a progetto; i lavoratori impiegati in lavori socialmente utili. Il bonus Irpef viene riconosciuto automaticamente dal datore di lavoro in busta paga.
Ne hanno diritto anche colf e badanti, ma in questo caso i datori di lavoro non devono corrisponderlo: saranno i lavoratori stessi che per ottenerlo, dovranno presentare la dichiarazione dei redditi (730 o Unico) l’anno prossimo. Il bonus viene calcolato sul reddito complessivo annuo e viene diviso per il numero di stipendi che verranno percepiti dal maggio fino a fine anno.
L’importo non cambia ma se si prende la tredicesima e/o la quattordicesima l’importo mensile si riduce perché il totale viene diviso su più mesi. Come avviene per le detrazioni il bonus viene rapportato al periodo di lavoro svolto nell’anno: se lavori da luglio a novembre percepirai i 5/12 del bonus.
Viceversa, se hai lavorato i primi mesi avrai diritto a recuperare il bonus che non hai percepito presentando la dichiarazione dei redditi l’anno prossimo. Per redditi compresi tra 8.000 e 24.000 euro la detrazione è 640 euro. Per i redditi compresi tra i 24.000 e 26.000, invece, la detrazione viene calcolata in base al reddito e va a scalare, da 480 euro annui a 160 euro annui, per annullarsi da 26 mila euro in su. Il bonus Irpef spetta a chi una volta tolte dall’imposta totale le detrazioni da lavoro ha ancora imposte da pagare: chi guadagna fino a 8.000 euro all’anno non ne ha diritto. Se guadagni più di 8.000 euro all’anno e hai coniuge e/o i figli a carico risultando, incapiente grazie alle detrazioni per carichi, il bonus ti viene riconosciuto .
Ma oggi interviene una Circolare n. 8/E dell’A.E. a fornire chiarimenti:
Chi beneficia del bonus – I contribuenti che hanno diritto al credito sono i soggetti che nel 2014 percepiscono redditi da lavoro dipendente (e alcuni redditi assimilati) – al netto del reddito da abitazione principale – fino a 26 mila euro, purchè l’imposta lorda dell’anno sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Il bonus spetta invece se l’imposta lorda è azzerata da altre categorie di detrazioni, ad esempio quelle per carichi di famiglia.
Importo del credito - Il credito complessivo di 640 euro, 80 euro mensili a partire da maggio, vale per i redditi fino a 24mila euro. Se il reddito supera i 24mila il bonus si riduce gradualmente fino a 26 mila. Il bonus (che non concorre alla formazione del reddito) andrà ai lavoratori dipendenti e assimilati la cui imposta lorda sia superiore all’importo della propria detrazione per lavoro dipendente. Inoltre, per espressa previsione del decreto legge, il credito “è rapportato al periodo di lavoro nell’anno”. Per questo motivo il credito dovrà essere calcolato in relazione alla durata del rapporto di lavoro, considerando il numero di giorni lavorati nell’anno.
La tempistica per il 2014 - I sostituti d’imposta riconosceranno il credito spettante ai beneficiari a partire dalle retribuzioni erogate nel mese di maggio. Nel caso in cui ciò non sia possibile per ragioni tecniche legate alle procedure di pagamento degli stipendi, i sostituti riconosceranno il credito a partire dalle retribuzioni del mese di giugno, ma dovranno comunque assicurare al lavoratore tutto il credito spettante nel corso del 2014.
Il bonus va anche ai contribuenti senza sostituto d’imposta – I soggetti titolari nel corso dell’anno 2014 di redditi di lavoro dipendente, le cui remunerazioni sono erogate da un soggetto che non è sostituto di imposta, tenuto al riconoscimento del credito in via automatica, e tutti i soggetti il cui rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio, potranno chiedere il credito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2014, utilizzarlo in compensazione, oppure richiederlo a rimborso.
Cosa fare nel caso di credito non spettante – I contribuenti che non hanno i requisiti per il ricevere il bonus, ad esempio perchè hanno un reddito complessivo superiore a 26mila euro per via di altri redditi (oltre a quelli erogati dal sostituto d’imposta), devono comunicarlo al sostituto che recupererà il credito nelle successive buste paga. Se un contribuente ha comunque percepito un credito in tutto o in parte non spettante dovrà restituirlo nella dichiarazione dei redditi.
L'articolo arrivato solo oggi è uno dei tanti che ha subito il trattamenti da alcuni provider americani. Ci scusiamo con l'autrice e Le chiederemo di inviare il materiale ad altra mail.