Dopo le dichiarazioni di Emiliano su ex Ilva, su Twitter Calenda scrive: incapace e irresponsabile, serve un altro candidato
Ecco cosa ha detto Calenda di Emiliano: «Questo incapace, irresponsabile (e indagato) non può essere il candidato del centro sinistra nel 2020.
Siamo Europei sosterrà e aiuterà una candidatura alternativa». Lo scrive su Twitter Carlo Calenda, postando l'intervista al governatore della Puglia Michele Emiliano che critica la cessione di Ilva ad Arcelor Mittal e l’operato dei governi Pd.
Si riporta a seguire la dichiarazione di Emiliano fatta a Taranto nel corso di una conferenza stampa sulle vicende dell’ex Ilva.
Emiliano: io l'avevo detto, avrei chiuso la fabbrica con investimento di decine di miliardi
«La Regione Puglia aveva più volte detto che l’acquisto dell’ex Ilva da parte di ArcelorMittal rischiava di essere una semplice acquisizione di quote e non invece un acquisto strategico che consentisse a lavoro e alla salute di essere conciliate. Ed era questa la ragione per la quale abbiamo sempre guardato con grande sospetto al più grande produttore d’acciaio europeo che ovviamente con l’acquisizione della fabbrica di Taranto non conseguiva un risultato strategico ma solo commerciale, cioè solo di acquisire le commesse; avevo messo il Governo in carica nelle condizione di prendere una decisione, io sarei stato a disposizione a averi supportato la scelta di chiuderla (la fabbrica, ndr) con un investimento di decine di miliardi per la sua reindustrializzazione».
Abbiamo comunque collaborato - ha aggiunto - nel limite del possibile e solo pochi giorni fa avevo incontrato Matthieu Jehle che aveva presentato il piano di riambientalizzazione della fabbrica e non mi aveva minimamente fatto cenno a questa situazione di esuberi temporanei. E’ incredibile che questi esuberi ammontino addirittura a 1400 lavoratori. Questo è un dramma, una beffa, una presa in giro. Il fatto che il governo ancora non abbia preso una posizione netta contro questa proposta della cassa integrazione mi fa pensare che gli unici a preoccuparsi della salute dei cittadini prima di tutto e poi del lavoro siamo noi pugliesi».