A margine ed a seguito della nomina della Giunta Comunale (Fernando Orsini)
Non ho avuto modo di seguire ieri la diretta della presentazione della giunta (ai cui componenti va il mio augurio di buon lavoro)
e, quindi, non ho elementi diretti di quel che - sine ira et studio - provo qui ad argomentare.
Mi limiterò solo a fare riferimento al servizio di Cavallo stamattina su “Il Quotidiano”, nel quale leggo testualmente leggo che alla squadra di governo presentata dal sindaco, “nei prossimi giorni si aggiungeranno alcuni consiglieri comunali e cittadini che riceveranno incarichi e deleghe”. Fra i quali, si segnala in particolare nel pezzo - ed è quel che ha più attirato la mia attenzione - il conferimento (per quanto detto, non so se già annunciato) della delega al “Bilancio” ad un consigliere comunale che dovrebbe subentrare dopo una (prima) decadenza per la nomina del consigliere eletto nella sua stessa lista come assessore e la (successiva) rinuncia del subentrante, cui verrebbe assegnato/riconfermato l’incarico di direttore artistico.
Ora, al di là dell’utilizzo “a la carte” di cariche e deleghe, è una procedura sulla quale non possono non nutrirsi seri dubbi di legittimità, frapponendosi diverse disposizioni normative.
Sarebbe auspicabile prima di addentrarsi nel “cunicolo” di assegnazione di deleghe a consiglieri comunali per placare - cosi è sempre stato - appetiti (elettorali) non soddisfatti, che venisse data una (anche sommaria) lettura allo statuto comunale, poi a più di qualche norma del D. Lgs. 267/2000, a qualche contributo dottrinario in materia da parte di esperti, a qualche parere del ministero dell’interno e, non ultima, a qualche pronuncia giurisprudenziale (due in particolare, che continuano a costituire un paletto interpretativo solidissimo, tanto da essere ampiamente utilizzate nelle aule dei TAR della penisola) che hanno affrontato ex professo la questione.
Questo per quanto riguarda i cd. “consiglieri delegati” ed i limiti da rispettare nel conferimento delle deleghe (quella al Bilancio, non vorrei essere precipitoso, sarebbe un autentico inedito istituzionale, su cui si potrebbe discutere da qui sino alla presentazione del prossimo bilancio di previsione!)
Quanto poi alla possibilità di conferire formali (sempre che di questo si tratti) incarichi a “semplici” cittadini, non ritengo di essere lontano dal vero se dico che saremmo di fronte ad un vero e proprio “monstrum giuridico”, neanche lontanamente rinvenibile nell’ordinamento comunale.
Poi, ciascuno - maggioranza, opposizione, organi istituzionali, “semplici” cittadini - assumendosi le proprie responsabilità, può fare come meglio crede.
D’altronde, non è venuto giù il mondo quando un parlamento ha decretato che “Ruby era la nipote di Mubarak”, figuriamoci se può venire giù per una delega consiliare od un incarico ad un quisque de populo.
Fernando Orsini
Fonte Facebook
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