Matarrelli: interrogazione per l'Area Micorosa.

Nella giornata di ieri ho rivolto – primo firmatario insieme ai deputati pugliesi di SEL Duranti, Fratoianni, Pannarale e Sannicandro - una interrogazione a risposta scritta al Ministro dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del mare Gian Luca Galletti sulla incredibile vicenda dell'Area Micorosa, immensa discarica illegale all'interno della quale negli ultimi decenni sono stati sversati i fanghi e i rifiuti tossici del petrolchimico di Brindisi. La testata on line de “Il Fatto quotidiano” del 17 marzo 2014 ha ricostruito tale questione, destando opportuna risonanza pubblica. L’Area Micorosa si trova all'interno del Parco delle Saline di Punta della Contessa ed è un’area protetta, così come confermato anche dal nuovo strumento di programmazione di cui si è dotata la Puglia, ossia il Piano paesaggistico territoriale.

Nonostante ciò, in quello spazio sono sepolti 1,5 milioni di metri cubi di cloruro di vinile, benzene, arsenico e altri agenti inquinanti, tombati fino a cinque metri di profondità su 44 ettari di fronte al mare e con valori che superano i limiti di legge.E' per tale ragione che sulla zona vige un’ordinanza comunale che vieta l’accesso alle persone.

Micorosa è quindi una zona contaminata, tant’è che per la sua bonifica lo Stato metterà a disposizione 50 milioni di euro, mentre sono incerti, attualmente, gli ulteriori 20 milioni di euro a carico di Syndial spa e Versalis spa, società partecipate da Eni, le società che di quell’inquinamento sarebbero le responsabili. Il 6 febbraio scorso il Tar di Lecce ha emesso una sentenza con la quale ha annullato l’ordinanza con cui la Provincia di Brindisi, il 25 marzo 2013, aveva imposto a Edison, Versalis, Syndial, Eni e alla curatela fallimentare della Micorosa srl di effettuare la bonifica e il risanamento. Infine, come ricostruito dal “Fatto quotidiano”, i ricorsi al Tar delle suddette società Syndial e Versalis vengono accolti anche per un motivo: l’area rientra in un Sito di Interesse Nazionale (SIN) e ad ordinare la bonifica avrebbe dovuto essere non la Provincia, bensì il ministero dell’Ambiente, pure costituitosi in giudizio. Mi è sembrato dunque necessario interrogare il Ministro per sollecitare il Governo ad attivarsi con urgenza al fine di garantire le operazioni di bonifica dell’area Micorosa.

Toni Matarrelli

Deputato della Repubblica

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