Aresta (M5S): alle spalle la crisi più pazza del mondo.
Quindici giorni di crisi conclusasi nella più rigida grammatica costituzionale e, soprattutto, nei tempi prestabiliti.
Stamani il giuramento del Governo #ConteBis, buon lavoro ai Colleghi che hanno giurato nelle mani del Presidente della Repubblica. Una squadra di persone competenti e coraggiose che, sono certo, sapranno solo agire per il bene della Nazione.
Ci lasciamo alle spalle quella che è già passata alla storia come 'la crisi più pazza del mondo'. Non solo perché si è consumata in pieno agosto (la storia della Repubblica non ne ha infatti memoria), ma perché è stata aperta tra un mojito e un Inno di Mameli suonato da una consolle sulla spiaggia.
Il Capo dello Stato lo aveva detto e così è stato: fare in fretta e bene. Quindici giorni hanno circoscritto questa crisi in un quadro lineare dove il rispetto della nostra Carta costituzionale alla fine è stato il bene primario.
Questo è un governo a tutti gli effetti 'politico', frutto di un confronto ragionevole tra #M5S, PD e altre Forze che si sono prese la responsabilità di scelta su ogni singolo nome. In base alle indicazioni di una maggioranza parlamentare, si è formato un Governo. La parola ora compete al Parlamento e al Governo che dovrà chiedere la fiducia. Un Esecutivo forte e nel pieno dei suoi poteri, questo era l'obiettivo perché "lo richiede un grande Paese come il nostro" aveva detto Mattarella.
Nessun escamotage, come governi di scopo o istituzionali, ma una unica alternativa: il voto anticipato. Decisione che non si può prendere "a cuor leggero". Lo stesso voto sulla piattaforma Rousseau, alla fine, è stato inserito nella normale dialettica partitica. Il Presidente della Repubblica ha solo aspettato che Giuseppe Conte decidesse di sciogliere o meno la riserva.
Lunedì il passaggio a Montecitorio con le Comunicazioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.