Xylella: Ministro Bellanova promette a coldiretti “i 300mln a disposizione di agricoltori e Frantoiani entro 1° gennaio 2020; subito ripartizione"
Bene impegno Premier Conte su strategia condivisa del Governo contro la malattia che ha provocato 1,6 miliardi di danni.
Bene la promessa ribadita a Coldiretti dal Ministro delle Politiche Agricole Bellanova, per cui entro il 1° gennaio 2020 saranno a disposizione di agricoltori e frantoiani i 300 milioni di euro stanziati dal Decreto Emergenze per rimettere in moto la più grande fabbrica green del Sud Italia. E’ il commento di Coldiretti Puglia, a margine dell’incontro a Lecce presso il Distretto Agroalimentare Jonico Salentino con il Ministro Teresa Bellanova.
“L’analisi dell’andamento della produzione olivicola, elaborata da Coldiretti sulla base dei dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), fornirà al Ministro una fotografia reale che consentirà di procedere con la ripartizione delle risorse. Il danno al patrimonio olivetato nelle 3 province di Lecce, Brindisi e Taranto è salito ad oltre 1,6 miliardi di euro. Da quando è stata confermata la presenza della Xylella fastidiosa a Lecce, la produzione di olio ha subito un trend negativo irreversibile, con il minimo storico di 5.295 tonnellate prodotte nell’ultima campagna 2018/2019 e un crollo del 90%, mentre a Brindisi la produzione di olio è diminuita del 38%, seguita a ruota dal calo della produzione in provincia di Taranto dove c’è stata la virata della malattia”, hanno denunciato i presidenti di Coldiretti Lecce e Brindisi, Cantele e De Filippo, alla riunione con il Ministro Bellanova, sostenuta anche dal Premier Conte che ha annunciato un lavoro condiviso del Governo per mettere a disposizione immediatamente le risorse già stanziate.
“La ripresa dell’agricoltura e la rigenerazione del paesaggio passano attraverso l’attivazione immediata dei decreti attuativi per l’emergenza Xylella per dare sostegno alle imprese olivicole e ai frantoi e la liberalizzazione dei reimpianti anche nell’area vincolate, perché serve in Puglia una massiccia ripresa produttiva. Il Salento sta morendo da 6 anni di Xylella e soprattutto di burocrazia”, hanno insistito i presidenti di Coldiretti.
Al contempo bisogna fermare il contagio che sta avanzando inesorabilmente verso nord ad una velocità di più 2 chilometri al mese – denuncia Coldiretti Puglia – dopo aver già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi lasciando un panorama spettrale.
“Da Brindisi a Santa Maria di Leuca ci sono intanto 100 chilometri di patrimonio olivicolo devastato, con ritardi, errori e scaricabarile regionali che hanno favorito l’avanzata della malattia, con la prima condanna della Corte di Giustizia Europea per inadempienza nella gestione della Xylella. Se pretendiamo di farci aiutare dall’UE perché il danno è tale da non poter essere gestito con le sole risorse nazionali, le istituzioni regionali devono ottemperare agli obblighi comunitari sugli espianti nelle zone contenimento e cuscinetto, in caso contrario continueremo ad accumulare solo condanne e potremo dimenticarci di essere aiutati”, hanno concluso i presidenti di Coldiretti.
La stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) – precisa la Coldiretti - ha lanciato l’allarme sulla diffusione della Xylella che minaccia la maggior parte del territorio Ue dove tra l’altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo con il contagio che avanza inarrestabile verso nord.
Dall’autunno 2013, data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – sottolinea Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’ambiente, l’economia e sull’occupazione.
Lecce, 6 ottobre 2019