Caso Mensa scolastica a Mesagne: è necessario fare chiarezza.
Con un ottimo tempismo sono arrivate nella giornata di ieri le immagini della visita a sorpresa del Sindaco
Toni Matarrelli e dell’assessore ai Servizi Educativi Anna Maria Scalera presso la mensa scolastica della scuola elementare “Carducci”, che hanno assaggiato quanto preparato per il pranzo presso l’istituto “Paolo Borsellino”. “Una buona qualità di cibo” – si legge nella nota diffusa dall’Amministrazione Comunale – “peraltro confermata dal comitato mensa, dai docenti e dai bambini”.
Perché parliamo di tempismo? Perché proprio in questi giorni sono stati diffusi i dati dei controlli a tappeto condotti dai NAS a livello nazionale, per cui un servizio mensa su 4 non sarebbe in linea con i parametri richiesti. Dato che nessun nome è stato reso noto, non sappiamo se anche il servizio mensa scolastica di Mesagne sia stato oggetto di controlli da parte dei Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni. L’intervento dei NAS è stato comunque sollecitato attraverso una denuncia di venerdì 13 dicembre scorso, fatta da alcuni genitori mesagnesi; denuncia alla quale le istituzioni si sono affrettate a controbattere provando a rassicurare tutti con foto e comunicato che il servizio non è poi così carente. Sta di fatto che in questi giorni è successo il caos: diversi genitori, che già da tempo si lamentavano della scarsa attenzione alle pietanze dei propri figli, hanno minacciato “lo sciopero della mensa” quando, stando a quanto affermato dagli stessi genitori, alcuni bambini si sono ritrovati dei vermi all’interno dei propri piatti.
E’ comunque strano che sulla vicenda, di cui il Comune è a conoscenza da quasi una settimana, nulla è trapelato in modo ufficiale e nessuna presa di posizione pubblica è stata attuata nei confronti di Ladisa; quest’ultima, tra l’altro, è in scadenza di contratto e il nuovo anno inizierà con una nuova azienda.
Vorremmo capire se è vero che Ladisa ha fatto ricorso rispetto al risultato del bando, quale è la nuova azienda che si occuperà del servizio mensa e se il Comune ha già provveduto a controllarne le referenze. Solo così sarà possibile capire quali saranno le prospettive per il nuovo servizio per l’anno che sta per iniziare perché ad oggi appaiono tutt’altro che chiare.
Data la delicatezza della vicenda che riguarda decine di bambini chiediamo che il Sindaco faccia chiarezza il prima possibile e che riferisca pubblicamente su cosa davvero è successo in questi giorni. Le famiglie mesagnesi non possono rimanere nell’angoscia di lasciare i propri figli in una mensa che potrebbe non soddisfare tutti i requisiti minimi richiesti. Al Sindaco spetta l’obbligo di verificare e di riferire senza esitazione alcuna su cosa sia davvero accaduto in questi giorni affinché non rimanga il dubbio che sia sempre valido il vecchio adagio che “o ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra”.
Il Direttivo de La M