The week after! Emiliano stravince … Mah!

Le primarie del centrosinistra del 12 gennaio scorso, dopo i proclami della sera di Emiliano

e del fido Lacarra (segretario regionale del Pd) sono entrate  in una posizione di stallo non meglio identificabile.

Pochi i commenti in periferia, ed a Brindisi e Provincia i maggiori coinvolti hanno preferito tacere.

Solo a Mesagne, subito dopo lo spoglio, si sono registrate alcune dichiarazioni altisonanti considerate più di rito e non frutto di entusiasmo.

Per il resto c’è da dire che Matteo Renzi è stato l’unico a ravvivare la scena politica; infatti ha dichiarato che per le regionali in Puglia ci sarà un candidato di Italia Viva a completamento della non partecipazione alle primarie di domenica scorsa e su questo è stato possibile registrare la convergenza di Canlenda con Azione e di +Europa con Della Vedova.  E questi gruppi non sono misurabili ancora a livello di sondaggi. Rimane il fatto che anche un 3/5 % potrebbe risultare determinante per la rielezione del Governatore della Regione.

Nelle ultime ore pare che da parte di Emiliano ci sia la scelta di tentare un accordo ponendosi come mediatore tra i gruppi fuoriusciti dal Pd e lo stesso Pd di Zingaretti.

Certo non c’è da stare molto allegri quando si sfogliano i risultati della provincia di Brindisi e si prende nota che il promotor brindisino di Emiliano è riuscito a portare solo 127 voti utili al proprio capo o il promotor di San Vito dei Normanni che ha racimolato solo una quarantina di voti. Le delusioni vengono anche da San Pietro Vernotico dove un Presidente della Commissione Sanità mette insieme 176 voti ed Ostuni si ferma a 44 voti. E qualcuno dice che se Mesagne ha portato 923 voti poco è stato il contributo del gruppo locale a livello provinciale.

Evidentemente le scelte fatte su Brindisi da Emiliano non hanno molto convinto il territorio. Quelli che malauguratamente sono passati dal “Perrino” hanno adeguatamente risposto al momento opportuno e non aspettano altro che le prossime consultazioni di primavera per riconfermare il loro stato d’animo (se non di salute!).

La chiusura degli ospedali, l’eliminazione dei centri analisi, la Sanità in genere si è rivelata la palla al piede della sinistra e di Emiliano in particolare per tutto il Salento ed in molti hanno deciso di contestare il Governatore per restituire con il proprio voto dignità alla Sanità Pugliese. Gli elettori da Casarano a Nardo, da Galatina a Ceglie (solo per ricordare i centri dove gli ospedali sono stati chiusi) ma anche a Brindisi città, per l’ospedale “Perrino”, i medici di base che quotidianamente combattono con i propri assistiti con le nuove decisioni sulla cosiddetta “appropriatezza del farmaco” ne hanno preso coscienza.

Qualcuno, comunque è preoccupato, sa tranquillamente che i voti di Mesagne da soli non sono sufficienti a garantire qualsiasi elezione e già è in movimento per cercare accordi per formare una ipotetica lista “forte ed a favore di … “. Ma le notizie che giungono in qualche ridotto di amici dai centri viciniori non sembrano essere confortanti e c’è solo da vedere nei prossimi mesi se maturano altre situazioni per una tale ipotesi di lavoro.

Nelle ultime ore Emiliano ha lanciato la possibilità di dialogo con Renzi e Calenda proponendosi come mediatore con il Pd di Zingaretti. Non si hanno notizie e reazioni.

C’è qualcosa che forse alla classe politica sta sfuggendo: la base degli elettori mostra sfiducia verso la politica ed in particolare verso le attuali maggioranze e nelle elezioni che escono fuori dall’ambito locale lo si riscontra maggiormente; basta guardare i risultati delle ultime europee e capire che non sono i leader a condizionare e a consigliare la scelta del voto ma esiste ormai quello che viene descritto il “fenomeno del votare contro”.

Vedremo nelle prossime settimane cosa maturerà, di certo sarà difficile comporre alcune liste ma da non dimenticare che a complicare le cose per il voto delle Regioni è previsto il voto disgiunto tra consiglieri e Presidente e su questo si potranno avere grosse sorprese.

Per quel che ci riguarda, pur conoscendo molti, molti movimenti politici la nostra scelta sarà sempre quello di non interloquire facendo politica sublimata, anche se sappiamo benissimo ed a priori che questa nostra scelta non permetterà una qualsiasi commessa di “pubblicità” nelle prossime consultazioni di primavera!

Tolleranza zero

19 gennaio 2020

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