Covid 19 – Vizzino: la regione sostenga settori come la nautica che possono far ripartire l’economia pugliese
Come tutti i cittadini italiani, anche noi attendiamo che il Governo nazionale stabilisca tempi e modalità di avvio della “fase 2”.
Allo stato attuale, come ben si evince dai dati epidemiologici, la Puglia ha saputo mettere in campo un sistema efficace di contrasto al covid 19, predisponendo una risposta sanitaria capace di fronteggiare numeri ben più ampi di quelli registrati nelle ultime settimane.
E’ evidente, a questo punto, che occorre affrontare una sfida altrettanto importante che consiste nella capacità di rimettere in piedi il sistema economico regionale, tramortito da un fermo totale che non ha precedenti negli ultimi decenni.
Spetta al Governo individuare i tempi della ripresa, ma la Puglia può e deve fare la sua parte, agendo sulle specificità del nostro comparto economico e produttivo.
Bisogna dare atto che gli strumenti di aiuti finanziari che si stanno mettendo in campo a livello regionale sono concreti e di ben più facile accesso rispetto a quelli nazionali.
Oggi occorre proseguire su questa strada, recependo le esigenze dei settori che per la Puglia possono risultare trainanti in un cammino di ripresa.
Al netto da ciò che sarà stabilito in termini di distanziamento sociale, è evidente che l’intero comparto turistico-ricettivo e balneare va adeguatamente sostenuto attraverso interventi diretti della Regione Puglia e, per quanto di propria competenza, dei singoli comuni. Il tutto, tramite una concertazione efficace con le organizzazioni di categoria e sindacali.
E merita attenzioni anche un altro settore che vede la Puglia in una posizione di avanguardia. Il riferimento è alla nautica da diporto che proprio in questa regione potrebbe sfruttare al meglio la presenza di una rete di porti turistici e la sua vicinanza agli altri paesi che si affacciano sull’Adriatico.
Ebbene, oggi ci sono le condizioni perché proprio la Regione Puglia fornisca un sostegno reale al comparto, rendendo possibile (come già avvenuto in Liguria e in Toscana) una ripresa delle attività, partendo dalla necessità di mettere in acqua le barche entro i prossimi giorni. Solo in questo modo (del resto, anche ai balneari è stato concesso di avviare le manutenzioni) si potrà programmare l’attività di vendita e quindi di mettere in moto un sistema complesso che vede coinvolti porti turistici, marine, approdi, cantieri navali ed aziende di produzione degli accessori. Ad oggi, le limitazioni consentono a chi possiede il codice Ateco 50 di effettuare manutenzioni sulle imbarcazioni, ma non è permessa la consegna dei mezzi pronti a causa del divieto di navigazione. Un vero controsenso, soprattutto se si considera che è consentito girare in auto ma non in barca, sia pure per semplici operazioni di trasferimento dei natanti. Ed anche in una fase successiva, non si potrà non tenere conto che in barca si naviga all’aria aperta e spesso solo in compagnia dei propri familiari e quindi lontano da possibili assembramenti.
Una esigenza, come già detto, già compresa in Liguria e in Toscana e che oggi nella nostra regione viene sottolineata dagli operatori di settore, a partire dal Consorzio Nautica Puglia.
Sono certo che il Presidente Emiliano saprà cogliere questa esigenza, stabilendo regole certe, in grado di assicurare la ripresa del settore senza alcun rischio dal punto di vista sanitario.
Mauro Vizzino – Presidente Commissione Ambiente della Regione Puglia