Considerazioni sul 25 aprile (di Cosimo Greco)

Caro Direttore,

 

se mi è permesso vorrei sviluppare qualche considerazione sulla celebrazione del 25 aprile così come avvenuta sia a livello nazionale che a livello locale. Mi scuserai se ho atteso quattro giorni, sono stato poco bene.

Quest’anno, come evidenziato da tutti, la celebrazione dell’anniversario della Liberazione si è svolta con modalità del tutto atipiche a causa dell’emergenza sanitaria in atto. Eppure c’è stato un rigoglioso fiorire di originali e validissime iniziative, sia a livello nazionale che a livello dei singoli comuni, iniziative rese possibili anche dalle moderne tecnologie dell’informazione.

Nelle celebrazioni del 25 aprile un ruolo importante l’ha svolto l’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – lanciando numerose iniziative, promuovendo e realizzando progetti in collaborazione con le Amministrazioni locali a tutti i livelli. Va però rilevato che alcune Amministrazioni non hanno inteso concordare con l’ANPI alcuna iniziativa e, dispiace evidenziarlo, tra queste l’Amministrazione comunale di Mesagne. Ho consultato spesso il sito del Comune, ma non ho trovato traccia di riferimenti alle celebrazioni di questo importante anniversario (ma forse non ho ben cercato). Naturalmente non mi riferisco alle celebrazioni “vecchio tipo”, date le giuste limitazioni imposte dai Prefetti. Mi riferisco ai mille e mille modi di celebrare utilizzando, come dicevo sopra, le moderne tecnologie dell’informazione. Non solo. L’Amministrazione comunale avrebbe potuto collaborare con l’ANPI di Mesagne e appoggiarne le interessanti iniziative poste in essere dalla sezione della città, ma nulla è stato fatto.

Viene perciò da pensare che l’attuale compagine che governa Mesagne sia tra quelli che tentano di svilire il 25 aprile, fra quelli che vorrebbero cambiarne il significato, tra quelli che vorrebbero eliminarlo (magari anche dal calendario) o quanto meno silenziarlo. Certo, gli atti di un’Amministrazione pubblica sono figli delle compagini che la governano, e se le compagini sono un pot-pourri di sensibilità politiche diverse allora …

Certo, in occasione del 25 aprile il Sindaco ha indirizzato ai cittadini mesagnesi una lettera. Il minimo sindacale. Lettera che sembrerebbe una foglia di fico atta a nascondere i veri orientamenti dei governanti? Di tale lettera, peraltro, non trovo ad oggi alcuna traccia nel sito ufficiale del Comune; se così è (ma potrei aver cercato male) ne viene svilito il valore e il significato. Spiace rilevare che mentre nella sua lettera il Sindaco afferma che “…sto seguendo con attenzione il contributo che gli insegnanti e gli studenti della nostra città hanno prodotto in occasione di questa data, commentando con produzioni originali il patrimonio ideale che emana dalla Costituzione e lo interpreta”, omette colpevolmente di citare i contributi dati dalla sezione ANPI di Mesagne. Eppure il Sindaco li conosce molto bene.

Si tratta di contributi che hanno ricevuto riconoscimenti ed elogi anche di livello nazionale. Cito in particolare le iniziative: #storiediquotidianaresistenza e #adottaunpartigiano che insieme hanno cumulato più di cento contributi da parte di bambini, giovani e adulti, mesagnesi e non. Vale comunque la pena ricordare altri eventi, come l’incontro con Mimmo Lucano, la celebrazione della Giornata della Memoria, la presentazione del libro Gli irriducibili di Mirella Serri.

#adottaunpartigiano ha raccolto una cinquantina di storie di partigiani e bene hanno fatto, al di fuori di tale iniziativa, Giuseppe Messe ed Enzo Poci a portare un loro contributo, il primo parlando di suo suocero partigiano Angelo Madaghiele e il secondo raccontando la storia di Federico Profilo, ambedue mesagnesi. Il sottoscritto ha contribuito con la storia dei quattro fratelli Bolognese, di famiglia mesagnese.

Queste iniziative sono state proposte, progettate e curate da volontari e da semplici soci della sezione ANPI di Mesagne (circa cento, tra cui il sottoscritto), persone semplici che si definiscono – a ragione, perché no? – i nuovi partigiani e resistenti. Purtroppo si sentono, anche in televisione, soggetti che irridono e offendono questi volontari e il loro impegno. È necessario ignorare questi biliosi, non accettare provocazioni e non rispondere alle minacce (che paura!). Chissà cosa pensa il Sindaco di tali individui.

Grazie per l’ospitalità.

Cosimo Greco, Torino 29/04/2020

PS

All’ANPI, ente morale sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, sono iscritti 120.000 soci. I soci appartengono a qualunque religione e a qualunque credo politico, fascismo escluso.

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