L’inizio della fine? (di Michele Graduata)

L’euro non è una moneta sovrana: i singoli Stati europei la usano ma non la creano a piacimento.

La gestione della politica monetaria è, infatti, traslocata dalle singole Banche centrali alla Bce, fra i cui compiti fondamentali vi è quello di mantenere l’inflazione sotto il 2%. Si tratta di una questione non solo tecnica, ma squisitamente politica, perché se aumenta la quantità di moneta in circolazione, aumenta l’inflazione cioè i prezzi e di, pari passo, si riduce il valore di quanto dovuto dai debitori che vengono avvantaggiati a scapito dei creditori. Se, invece, diminuisce la moneta in circolazione ed è bassa l’inflazione, si avvantaggiano i creditori e i risparmiatori e, tra questi ultimi, coloro che acquistano il debito pubblico.

Per fronteggiare la crisi finanziaria del 2008, la Bce aveva adottato una delle più importanti misure straordinarie acquistando il debito degli Stati per 2.600 miliardi di euro. Contro questa decisione, su ricorso di alcuni imprenditori e politici tedeschi, si è pronunciata ieri la Corte costituzionale tedesca. Nella sentenza si denuncia, in contrasto con il parere favorevole espresso dalla Corte di Giustizia europea, l’illegittimo finanziamento degli Stati “per le rilevanti conseguenze di politica economica che esso ha comportato” e si chiede alla Bce, entro tre mesi, di chiarire se ha agito “proporzionalmente” al peso economico dei singoli Stati e verificare se l’acquisto dei bond ha superato di un terzo il totale del loro debito. In caso contrario la Bundesbank, la Banca centrale tedesca, non parteciperà più a misure di Qe, come per esempio quelle attualmente in corso di contrattazione per il dopo coronavirus.

Siamo in presenza, dunque, di uno scontro in corso all’interno delle forze politiche tedesche con ripercussioni sulla tenuta dell’intera eurozona. In discussione, infatti, vi sono

- problemi economici: di priorità dell’inflazione rispetto all’occupazione;

- problemi giuridici: di supremazia della Corte di giustizia europea o della Corte Costituzionale tedesca

- problemi politici: di primato della solidarietà rispetto all’egoismo dei singoli Stati.

I prossimi mesi saranno decisivi per il futuro del progetto europeo

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