Dl rilancio – Aresta (M5S): “manovra sociale senza precedenti.

sostegni concreti per famiglie, disabili, lavoratori, imprese e sanita’ pubblica”.

 

Il deputato del M5S Giovanni Luca Aresta, con questa nota, illustra una parte dei provvedimenti di carattere sociale presenti nel cosiddetto DL RILANCIO approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. “Un provvedimento che – ci tiene a precisare il parlamentare – investe praticamente tutti i campi della vita economica e sociale del nostro Paese colpita dall’emergenza da Covid-19. Mi limito in questa sede ad illustrare succintamente le principali misure di carattere sociale che danno il segno politico alla manovra”.

Il DL Rilancio è una manovra senza precedenti nella storia italiana. Dobbiamo andare al dopoguerra per riscontrare un analogo spirito d’intervento in tutti i campi economici e sociali. Il DL stanzia 55 miliardi – il doppio di una ordinaria legge di Bilancio - mobilitando 100 miliardi di liquidità per le garanzie, di cui 25,6 miliardi per i lavoratori. Ovviamente, noi parlamentari, nel percorso di conversione in legge del decreto faremo la nostra parte per integrare le proposte oggetto della manovra e l’ascolto della società civile, delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali, degli enti locali, è il metodo migliore per contribuire a rafforzare ancora di più il carattere sociale della manovra. Vogliamo che nessuno rimanga indietro, specialmente le famiglie che affrontano non solo l’emergenza sanitaria ma anche quella economica.

Il bonus di 600 euro agli autonomi arriverà in modo automatico e potrà salire fino a 1000 euro, per quelle attività che hanno perso il 33% del fatturato. Il bonus viene esteso per una mensilità per la medesima platea del provvedimento Cura Italia e lo amplia per una terza mensilità per alcune platee più colpite dalla crisi economica. E' uno stanziamento da quasi 4,5 miliardi di euro.

Finalmente si da una risposta alla Cassa Integrazione in Deroga che sarà gestita direttamente dall'Inps, saltando il passaggio con le Regioni che tanti malumori stava generando. L'impresa farà domanda direttamente all'Inps che, nei 15 giorni dall'arrivo dell'istanza, erogherà un anticipo dell'assegno del 40%.

Viene prorogato lo stop ai licenziamenti per altri 3 mesi. Nel decreto è prevista una misura grazie alla quale le imprese possono destinare una quota parte delle ore alla formazione dei lavoratori, che saranno pagate dallo Stato (compresi i contributi previdenziali e assistenziali) grazie ad un apposito "Fondo formazione" finanziato con 230 milioni di euro.

Si prevedono 6 miliardi per gli indennizzi alle imprese "che fatturano da zero a 5 milioni di euro e che hanno avuto un calo di fatturato del 33%". L'indennizzo andrà da 2mila euro a fino a oltre 40mila euro per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare.

Si è deciso un intervento per abbattere il costo delle bollette (un fondo da circa 600 milioni di euro) per portarle in linea con quanto effettivamente consumato in questo periodo di lockdown. In molti casi per attività completamente chiuse si è consumato zero e non potevamo consentire che i costi fissi delle bollette gravassero sulle imprese che sono chiuse.

Poderoso è l’intervento a sostegno della sanità pubblica: 3,25 miliardi di cui 240 milioni  destinati a nuove assunzioni, tra le quali quelle di 9.600 infermieri per potenziare la medicina di territorio (la prima linea del fronte contro il Covid-19). Inoltre ci sono 190 milioni di incentivi al personale sanitario. I posti in terapia intensiva aumentano del 115%: si passa così stabilmente dai 5.179 posti prima dell'emergenza pandemica ad oltre 11.000 posti. Previste altre 4.200 borse per le scuole di specializzazione in medicina che potranno dare finalmente una risposta all’altezza ai nostri giovani che hanno scelto questo settore.

Finalmente la disabilità torna tra i temi principali di una manovra di governo con la previsione di un Reddito di Emergenza, da 400 fino a 840 euro,  per i nuclei che hanno al loro interno parenti disabili o non autosufficienti. Viene istituito il fondo per le strutture semi-residenziali per persone con disabilità prevedendo risorse per 40 milioni.

Molte le risorse destinate a sostenere la filiera agricola: 1 miliardo e 150 milioni di euro. Con particolare attenzione a quei settori che hanno più sofferto tra i quali il florovivaismo, gli agriturismi, la filiera del vino.

I Congedi parentali estesi a 30 giorni mentre i voucher babysitter sono raddoppiati a 1.200 euro per tutti, a 2.000 per operatori del servizio socio sanitario e alle forze dell'ordine utilizzabili per i centri estivi. Sono stanziati 150 milioni per i centri estivi e attivita' educative nel piano infanzia.

Per la prima volta vi sono risorse ingenti (1,4 miliardi) per la ricerca e l’università con l'assunzione di 4000 ricercatori.

Fondamentale per le regioni come la Puglia a vocazione turistica il pacchetto a sostegno del settore. Ci sono 2,4 miliardi solo per il bonus vacanze fino a 500 euro sotto forma di credito d’imposta per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari e risorse a fondo perduto per agenzie di viaggio. Grazie ad una intesa con i Comuni italiani si è deciso lo stop alla tassa sui tavolini all'aperto per bar e ristoranti. Per le imprese dei settori ricettivi per affrontare le spese per adeguarsi ai nuovi requisiti sanitari vengono stanziati  ben 2 miliardi.

Sostegno inoltre ai lavoratori della cultura e dello spettacolo. Chi avrà maturato 7 giorni di contributi nel 2019 potrà accedere all’indennità di 600 euro per aprile e maggio. Viene potenziato di 50 milioni il fondo cultura e istituito un Fondo Emergenza imprese culturali con 210 milioni di euro per il 2020: servirà a sostenere il mondo del libro e dell'editoria, gli spettacoli, i grandi eventi, le fiere, i congressi e le mostre annullate dall'emergenza.

C’è infine anche la regolarizzazione dei migranti che consentirà di far emergere dal lavoro nero migliaia di lavoratori e rendere più efficace, nelle nostre campagne, la lotta al caporalato. Questa regolarizzazione consentirà anche la tracciabilità sanitaria di questi lavoratori che vivono nei nostri territori e che, in piena emergenza Coronavirus, non avevano accesso al servizio sanitario pubblico, con il rischio di espansione incontrollata del contagio.

“Siamo davanti, come detto all’inizio, ad uno sforzo senza precedenti. Segno che è il Paese reale, quello fatto da cittadini e cittadine in carne ed ossa, ad essere al centro dell’attenzione del Governo”, ha concluso il parlamentare mesagnese.

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