Gruppo strategico per la ripartenza della Puglia, Laricchia: “Che fine hanno fatto gli esperti nominati quattro anni fa?”

Nota della consigliera regionale e candidata presidente del M5S alla Regione Puglia Antonella Laricchia.

“Non ci sorprende che dal sondaggio pubblicato da ‘Affari Italiani’ sul gradimento dei presidenti di Regione, Emiliano si piazzi al quartultimo posto, segno di come sia conosciuto ma non amato. Se lo conosci, lo eviti: in sintesi questo il giudizio che viene fuori. I pugliesi hanno capito che non va oltre le chiacchiere e l’attuale Presidente della Regione Puglia non piace neanche agli altri Italiani.

Comprensibile dopo i danni all’agricoltura con il PSR bloccato; la sanità territoriale inesistente e un sistema in ritardo su molti aspetti, ad esempio sulla ricetta dematerializzata con un sms, comunicata, ma mai realmente partita; il lavoro e le politiche di formazione per i disoccupati in alto mare, ostaggio delle priorità elettorali del duo Cassano-Emiliano.

E ci fermiamo qui solo perché ci manca il tempo di elencare tutti i disastri di Michele Emiliano  e delle sue nomine in Puglia. Per far passare in secondo piano il suo scarso gradimento, Emiliano ieri ha pensato di distrarre tutti con un’altra notizia: il ‘gruppo strategico’ a cui ha affidato il compito di progettare la ripartenza economica e sociale.

Sette esperti di grande spessore senza dubbio a cui auguro di cuore un buon lavoro, assicurando loro che in me troveranno tutta la disponibilità e collaborazione necessaria per il bene della mia amata regione. Almeno questa volta, si direbbe che Emiliano non sia andato a bussare al centrodestra come ha fatto con InnovaPuglia, Acquedotto Pugliese, Arpal, l’assessore all’Ambiente. Da destra, ha già preso quanto e chi gli serviva. Peccato per i nuovi nominati che Emiliano un collegio di esperti lo avesse già, nominato in pompa magna 4 anni fa. Ma non ha fatto altro che mortificare la loro professionalità e personalità usandoli solo per farsi bello, attraverso i loro nomi, sui giornali, convocandoli giusto qualche volta i primi tempi, a spese loro e lasciando che non sapessimo più nulla dal 2016, salvo scoprire oggi che non esistono più e che sono stati rimpiazzati senza troppe storie. Speriamo che a questi 7 esperti tocchi un sorte migliore degli altri”.

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