Dl rilancio – Aresta (M5S): “Con ecobonus rilanciamo edilizia e miglioriamo le nostre città”
Il deputato del M5S Giovanni Luca Aresta, interviene in merito alla crisi del comparto delle costruzioni e dell’edilizia
e alle possibilità di rilancio previste per il settore nel Decreto Legge Rilancio.
Ripartire è importante ma ripartire migliorando le nostre città lo è forse ancora di più. Se già prima dell’emergenza Covid-19 il settore dell’edilizia aveva richiesto al governo politiche innovative di sostegno ad un intero comparto (si pensi allo sblocca-cantieri) il DL Rilancio dà la possibilità di riattivare un settore rispettando e valorizzando l’ambiente. Con gli ecobonus presenti nel decreto vogliamo imprimere una forte accelerata verso la soluzione di alcuni importanti problemi che attanagliano le nostre città come inquinamento, emissioni di CO2, dipendenza dai combustibili fossili, perdita della biodiversità, consumo di suolo e riqualificazione energetica degli edifici. L’introduzione del superbonus per gli interventi di efficientamento energetico (rifacimento del cappotto termico, sostituzione e ammodernamento degli impianti di riscaldamento, ecc) e per l’adeguamento antisismico degli edifici rappresentano una straordinaria occasione per imprimere una svolta verde nelle nostre città. Tradotto in percentuali, vuol dire tagliare il fabbisogno energetico del 42%, con una conseguente e importante riduzione delle emissioni di CO2, con un risparmio in bolletta del 35%. Con la riqualificazione degli edifici, ambiente e lavoro daranno vita ad un circuito virtuoso, sostenendosi l’uno con l’altro. Il superbonus agisce come un credito di imposta pari al 110% delle spese sostenute. Il beneficio viene riconosciuto se comporta un miglioramento di almeno due classi energetiche dell'edificio ed è esteso anche alle seconde case, se rientrano nel condominio. La sua validità copre lavori realizzati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Si potrà usufruire del bonus fiscale in 5 rate di pari importo ed è prevista la possibilità di cedere il credito maturato alle banche o di chiedere lo sconto in fattura all'impresa che realizza i lavori. L’Ance, ha stimato in 6 miliardi l’ammontare dei nuovi lavori previsti con questa misura, con ricadute positive per l’economia stimate in 21 miliardi e con un potenziale di nuovi 100 mila posti di lavoro. La misura costerà 7 miliardi fino al 2023.
Ovviamente il nostro impegno di parlamentari sarà quello di avanzare modifiche migliorative al decreto. L’iter di conversione in legge comincerà infatti dalla Camera, dove siamo pronti come M5S, grazie anche all’ottima squadra presente in Commissione Ambiente, a lavorare per incrementare benefici e beneficiari, raccogliendo le richieste che giungono dai nostri territori. Pensiamo ad allargare gli interventi a tutte le seconde case o almeno a quelle nei comuni al di sotto dei 5mila abitanti e nei centri storici delle città, al fine di contrastare l'abbandono dei piccoli comuni e incrementare la riqualificazione urbana. Proponiamo inoltre di rendere fruibili i bonus anche in caso di demolizione e ricostruzione in loco, per incentivare interventi ancora più incisivi e aumentare la soglia dei bonus sisma e bonus ristrutturazione da 96mila a 130mila euro per unità abitativa, a condizione che gli interventi determinino il passaggio a due classi di rischio sismico inferiori.
Roma, 26 maggio 2020