Indagini sieroprevalenza, Macina (M5S): “Coinvolta anche Mesagne”

La deputata brindisina: “53 le persone che si sottoporranno, in forma volontaria, al prelievo.

787 in Provincia di Brindisi. L’obiettivo è capire quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus, anche in assenza di sintomi. I risultati saranno importanti per approfondire la conoscenza dell’epidemia”

Roma, 27 maggio – “Anche a Mesagne verranno effettuate le indagini di sieroprevalenza dell’infezione da virus SARS-COV2 condotte da Istat e Ministero della Salute per approfondire la conoscenza sulla diffusione dell’epidemia sul territorio”. Così la deputata Anna Macina (M5S). “Per la città - continua - sono coinvolte 53 persone, che verranno contattate telefonicamente da operatori della Croce Rossa Italiana. In totale per la provincia di Brindisi i campioni previsti sono 787: oltre a quelli di Mesagne, 175 a Brindisi, 39 a Ceglie Messapica, 53 a Cisternino, 73 a Francavilla Fontana, 80 a Fasano, 58 a Oria, 61 a Ostuni, 66 a San Michele Salentino, 71 a San Vito dei Normanni, 58 a Torre Susanna. L’indagine, partita dal 25 maggio, consiste nella somministrazione di un breve questionario a cui si aggiunge un appuntamento per i test sierologici, che saranno effettuati presso punti di prelievo individuati dalla Regione o della Croce Rossa. I nominativi sono stati estratti dall’Istat a partire dai propri registri statistici al fine di assicurare la rappresentatività per genere, sei fasce di età e settore di attività lavorativa a livello nazionale e regionale. Le informazioni raccolte riguardano lo stato di salute e le condizioni socio-economiche del soggetto intervistato in relazione all’evolversi dell’emergenza sanitaria in atto. La Regione comunicherà l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio, mentre sarà garantita la tutela della riservatezza. In caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dalla Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. Partecipare all’indagine non è obbligatorio, ma sarebbe prezioso per contribuire alla conoscenza di un’epidemia che ci ha segnato così tanto” conclude la deputata.

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