Sulla petizione popolare di riapertura dell’ospedale di Mesagne, il comunicato del M5S locale.
Questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione della Petizione per la riapertura dell’ospedale di Mesagne,
c’era da sentirsi profondamente a disagio e spaesati, come spettatori di un deja-vu ricorrente.
Come se, ad un tratto, tutti si fossero svegliati da un incubo, si è chiesto a gran voce, e da più parti, la riapertura del dismesso nosocomio.
Alcuni hanno giustamente rammentato le passate petizioni presentate nel tempo perché avvenisse la sperata apertura; petizione caduta nel vuoto.
Il Sindaco ha sostenuto che ci voleva il corona virus perché le coscienze si svegliassero. E qui si è toccato il massimo dello spaesamento: davvero ci voleva una pandemia per toccare con mano il fallimento della Sanità regionale di Emiliano?
Dove erano i politici di lungo corso nostrani quando assistevano ai disastri di quella gestione?
Ulteriore spaesamento ho provato pensando a tutte le interrogazioni, proposte, denunce che i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno prodotto in questi cinque anni contro quel sistema, contro lo smantellamento progressivo della Sanità pugliese, ed in particolare di quella brindisina.
Ed ancora il Sindaco ha affermato che quei tagli erano necessari perché imposti dal governo nazionali per ridurre le spese; cosa vera solo in parte, dal momento che la cosiddetta “razionalizzazione” della spesa sanitaria era in verità molto poco razionale.
È vero invece che si sono smantellati i presidi sanitari pubblici per poi convenzionarsi con le strutture private; è vero invece che molti soldi sono stati investiti in nuove mega strutture, a volte solo per fini propagandistici, in reparti all’avanguardia, ma mai resi operativi, come una inchiesta di Report ha ampiamente svelato. E l’elenco delle numerose storture potrebbe continuare.
Quindi i soldi c’erano, ma non per le strutture pubbliche.
Una garbata notazione: quante possibilità di successo ha questa iniziativa, così limitata nei suoi rappresentanti civili e politici da ridurre questa petizione a quella che potrebbe sembrare una difesa campanilistica del nostro ospedale?
Per questo bene ha fatto il nostro on. Aresta a supportare questa petizione, dando un respiro ben più ampio alle legittime domande di tutto un territorio che più di altri ha subìto lo scippo dei suoi diritti essenziali nel campo della Sanità.
Il Movimento 5 Stelle ha da tempo messo a punto un ampio piano di ristrutturazione del sistema sanitario regionale, frutto di un intenso lavoro quinquennale fatto di denunce ma soprattutto di proposte, mai accolte dall’ineffabile governatore.
Possibile che ci si ostini ancora una volta ad andare in ordine sparso nel sostenere le legittime richieste di un territorio? Possibile che non si abbia il coraggio di dire la sola cosa che va detta? Che bisogna mandare a casa quanto prima questo governatore.