Incontro M5S e Progenia s.r.l. presso la cittadella della ricerca.

Ieri mattina la candidata alla presidenza della Regione Puglia del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia,

accompagnata dal consigliere regionale Gianluca Bozzetti, ha incontrato i dirigenti della Progenia S.r.l, centro autorizzato per la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) situato nella Cittadella della Ricerca, per discutere e confrontarsi sui problemi della procreazione assistita in Puglia, in seguito alla decisione della Regione di chiudere il centro PMA di Nardò.

Presenti per la Progenia S.r.l il dott.Valerio Faggiano, direttore generale del centro, il dott. Antonio Luperto, direttore scientifico, le biologhe dott.ssa Alessandra Capoti e la dott.ssa Maria Vincenza Savoia.

Si è discusso sui costi della procreazione assistita, attualmente non accessibili a tutte le coppie e di come la PMA, non avendo accesso al ricovero ospedaliero, venga effettuata al Nord, con uno sperpero di denaro pubblico che non viene investito nella nostra regione; dei problemi derivati dalla mancanza della definizione di una tariffa unica, anche se il viceministro Pierpaolo Sileri ha garantito che arriverà a settembre; dell' assenza in Puglia di una scuola che prepari in questo campo e della mancanza della specializzazione in Embriologia presso il Policlinico di Bari; della mancanza di laboratori di Genetica nella nostra regione. Un situazione che ha determinato la migrazione delle coppie a nord e all’estero e, qui da noi, la colonizzazione da parte di strutture estere private, arabe e spagnole, il cui unico fine è il profitto; nonché la poca considerazione che si ha al nord per i centri PMA pugliesi, pur essendo questi di alto livello.

La richiesta degli operatori privati è stata quella di una sana competizione tra pubblico e privato o, ancor meglio, una sorta di “merge”, di una corretta interrelazione tra pubblico e privato, tenuto conto del fatto che qui in Puglia la maggior parte degli interventi viene effettuata in centri PMA privati.

Si stima che almeno 4.000 coppie ogni anno si spostino a nord e all’estero per la PMA, mentre con l’accreditamento ed il convenzionamento dei centri privati si ridurrebbe fortemente questa migrazione, si tutelerebbe il nostro territorio, si valorizzerebbero le eccellenze presenti, ci sarebbe un notevole risparmio per la Sanità regionale. Infine si ridurrebbe l’attuale tasso di denatalità.

Antonella Laricchia, dopo aver stigmatizzato la chiusura del centro a Nardò, che causerà preoccupazioni per tutte quelle coppie già in cura presso il centro, nonché ingenti danni economici per le stesse, ma soprattutto una seria violazione del diritto alla salute ed una lesione all’integrità fisica e morale dei pazienti, ha affermato l’importanza di una sana competizione tra operatori pubblici e privati, che possa indurre la sanità pubblica a crescere e ha ribadito il suo impegno a che il servizio pubblico fornisca adeguata assistenza equa su tutto il territorio.

L'auspicio è che in futuro venga assicurata una maggior collaborazione tra pubblico e privato, una chiara tariffazione nazionale, l’accreditamento ed il convenzionamento dei centri PMA abilitati.

Carlo Ferraro

Portavoce M5S Mesagne

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