Lavori rete idrica, Macina -D’Ambrosio (M5S): “Una casualità iniziare dalla zona del presidente dell’Acquedotto Pugliese anziché da quelle più popolate?”

“Assurdo che non si dia precedenza alle aree a maggiore densità di popolazione,

che richiedono interventi meno costosi e promettono guadagni più alti. C’è forse qualcuno che è più uguale degli altri?” si chiedono i due deputati pugliesi del Movimento

“È solamente frutto di una pura casualità che i lavori per estendere la rete idrica negli agglomerati extra-urbani ancora privi di acqua interessino prima la zona dove sorge, fra ville, resort e aziende agricole, la villa del presidente dell’Acquedotto Pugliese, Simeone Di Cagno Abbrescia, anziché quelle a più alta densità di popolazione?”. Lo chiedono in una nota congiunta Anna Macina e Giuseppe D’Ambrosio, deputati pugliesi del MoVimento 5 Stelle. “La scorsa estate – continuano – il Consiglio regionale della Puglia ha approvato una legge per estendere la rete idrica negli agglomerati extraurbani dove ancora non arriva l'acqua. Qualche giorno fa l’Autorità idrica pugliese ha dato parere positivo alla realizzazione di 9 progetti su 79, per un valore pari a 1,8 milioni di euro, pagati con i soldi delle bollette dei cittadini. Fra questi progetti ve n’è uno che prevede la realizzazione della rete in una contrada di Fasano dove, fra diverse strutture, compare la villa di Di Cagno Abbrescia. Quest’ultimo, già sindaco di Bari e deputato per due legislature di Forza Italia, è stato una delle fortunate ‘vittime’ della tendenza di Emiliano a circondarsi di persone prese da parti politiche a lui contrapposte per nominarli in posti di estrema importanza. Di Cagno Abbrescia è stato infatti nominato presidente dell’Acquedotto Pugliese, acquedotto pubblico più grande d'Europa e di proprietà dei cittadini che lo finanziano con le proprie bollette. L’aspetto assurdo della vicenda sull’estensione della rete idrica – ribadiscono - è che non si sta iniziando dalle zone dove abitano più cittadini, come vorrebbero buon senso e ragione economica. Queste aree infatti richiederebbero condotte più corte, che hanno generalmente costi minori, per via delle minori lunghezze da coprire per raggiungere gli agglomerati, e prometterebbero, coprendo maggiori utenze, introiti più alti per Acquedotto Pugliese. In altre parole, sarebbe più utile iniziare da qui perché si servirebbero più cittadini, a costi minori, e con prospettive di guadagno più elevate per la società. Tuttavia, il caso (?) ha voluto diversamente. Forse ci sono alcuni cittadini più uguali degli altri” concludono.

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