23 Luglio 1983.Ci lasciava Angelo Greco Sindacalista, politico, antifascista.

A lui è intolato il salone della Associazione Divittorio,

nella cui sede per 25 anni è stato riferimento politico e organizzativo della Camera del Lavoro di Mesagne.

Agli inizi degli anni 70, anche nella nostra provincia arrivò la spinta operaia e sindacale dell'autunno caldo e si svilupparono molte lotte dei lavoratori delle fabbriche  e una diffusa iniziativa unitaria  con scioperi e manifestazioni bracciantili.A Mesagne, come in molti comuni del brindisino  le lotte  si caratterizzarono per la conquista  del contratto  di colonia in affitto.

La CGIL, la Federbraccianti con il suo segretario generale Feliciano Rossitto, capirono che occorreva

dare  una svolta  all'attività del Sindacato, assicurando  il rinnovamento delle politiche e dei gruppi dirigenti.

Angelo Greco, segretario  provinciale della Federbraccianti di Brindisi dal 1973 al 1977, fu tra i principali protagonisti che sollecitarono tale rinnovamento e che favorirono  l'inserimento negli organismi e nelle strutture sindacali, di operai, braccianti, giovani e donne.Tanti giovani andarono ad affiancare i vecchi capilega , non solo  nelle attività  politiche e sindacali, ma anche  in quelle  di assistenza  e tutela previdenziale.Angelo Greco, intuì che il Sindacato  doveva  dare nuove risposte alle" urto" che arrivava  nella società,con le lotte degli studenti e dei lavoratori. Erano gli anni, inizi del 70, del rigurgito fascista con gli avvenimenti di Reggio Calabria .Iniziarono a costruirsi nei comuni  le leghe dei disoccupati, ma erano  anche gli anni dell'arrivo delle brigate rosse .Angelo Greco, fu antesignano,nel favorire  senza remore l' innesto  di forze fresche nelle strutture comunali.

Greco da sempre consigliere comunale del PCI, formatosi nelle lotte  degli anni 50, era sensibile e assertore dell'autonomia del Sindacato verso i partiti:.Durante una pausa di un consiglio comunale  avviando un dialogo con Pino Giordano sul tema della libertà disse"per me l'uomo libero è colui  a cui  hai restituito  la sua dignità,perché con la dignità non solo lo rendi libero , ma anche uguale agli altri"

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.