Friolo: carenza medici negli ospedali.
Aumentano i posti letto nella terapia intensiva dei presidi ospedalieri della provincia di Brindisi ma mancano medici anestesisti e rianimatori.
Siamo al paradosso, questo piano ospedaliero presentato dalla Regione Puglia è una scatola vuota. Approvato, seppur tardivamente, non tiene conto di quelle che sono le difficoltà dei medici. Un esempio per tutti: i medici anestesisti all’ospedale Perrino di Brindisi in una sola giornata coprono un doppio turno, quello della mattina e quello della notte. Dall’emergenza Covid ad oggi non si sono mai fermati, perché manca il personale ma al contempo, spinti dal loro spirito di abnegazione e dalla necessità di servizio, continuano a garantire la loro assistenza.
Non è possibile ignorare il monito dell’Ordine dei Medici di Brindisi che sono allo stremo, ha ragione il presidente Arturo Oliva quando dice che non si possono chiedere più altri sacrifici ai medici, è da irresponsabili. Un governo regionale responsabile ha il dovere di ascoltare la voce dei cittadini che usufruiscono dei servizi sanitari ma anche quella degli operatori che a questi servizi dedicano la loro vita.
Oggi la carenza di personale medico è un fenomeno generalizzato, vi sono poliambulatori, come quello di Torre Santa Susanna, chiusi perché manca il personale medico. Proprio ora che all’emergenza stagionale si somma anche l’emergenza Covid. Anche i recenti bandi per reclutare medici specialistici non riescono a dare delle risposte concrete se poi la Regione Puglia attinge dalle graduatorie per impiegare personale nelle Asl di altre province lasciando scoperta quella di Brindisi. Ogni territorio ha diritto alla giusta attenzione, nessuno escluso.