Rogoli: Salento Fun Park, l’Amministrazione Comunale determini un clima di serenità e costruisca l’unità tra i soggetti coinvolti.

Le polemiche di queste ore, circa la diffusione e l’utilizzo spropositato di alcol tra i giovani,

cosa di per sé censurabile sempre, hanno poco a che fare con i problemi che attengono alla gestione dei laboratori urbani e del SALENTO FUN PARK in particolare.

Personalmente sono un fruitore del Salento Fun Park da sempre, ne seguo le iniziative alle quali, ogni qualvolta posso, partecipo con interesse. Essendo l’associazione un circolo ARCI, ne rinnovo ogni anno la tessera per convinzioni di ordine generale ma anche di carattere locale. Per tutte queste ragioni mal digerisco la vulgata, non nuova a dire il vero, circa le abitudini disinvolte (per usare un eufemismo) dei dirigenti, dei volontari e di quanti, perlopiù giovani se non giovanissimi cittadini, frequentano la struttura. Sono tra i consiglieri comunali che hanno approvato la convenzione soprattutto perché ho dato la mia disponibilità affinché l’indirizzo generale del consiglio comunale sui laboratori urbani, Salento Fun Park e Lab Creation, fosse quello di continuare a riporre fiducia nei soggetti che fino ad oggi se ne sono occupati con risultati apprezzabili e verificabili da tutti. Ho votato a favore, inoltre, non perché io, al pari degli altri componenti del gruppo consiliare del PD, non abbia letto le carte, cosa che, per formazione personale e politica, non manco mai di fare, ma perché convinto che la bozza arrivata alla I e alla III commissione,convocate congiuntamente, fosse stata condivisa con il soggetto gestore. Ciò sia per l’esplicito riferimento fatto dagli amministratori a un momento di confronto tra l’amministrazione e i soggetti a cui concedere strutture e spazi in comodato d’uso gratuito, ma anche perché altre realtà destinatarie dello stesso provvedimento hanno sollevato criticità o proposto modifiche, in parte accolte, alle bozze in discussione. Nel caso specifico della convenzione riguardante il Salento Fun Park, grazie soprattuto al contributo del capogruppo del Pd Rosanna Saracino, abbiamo proposto ed ottenuto che le strutture realizzate in questi anni restassero di proprietà dell’associazione alla scadenza della convenzione con il comune. Certo della bontà della scelta mi sono speso, per ciò che ho potuto, affinché altri consiglieri comunali superassero la loro contrarietà sulla concessione in comodato d’uso gratuito. Per tutte queste ragioni ho immaginato che ogni aspetto della convenzione, compreso il divieto di somministrazione di alcolici, fosse stato condiviso con i soggetti interessati . Prendo atto che così non è stato e me ne rammarico, faccio ammenda per non essermene accertato personalmente. Ora però è tempo di difendere l’esperienza del Salento Fun Park considerato  ciò che rappresenta per tanti giovani mesagnesi. Per questo, al netto dell’asperità dei toni che il dibattito ha assunto nelle ultime ore, credo che tutelare quella realtà e valorizzarla sia anzitutto interesse dell’Amministrazione Comunale, che di luoghi di aggregazione giovanile ha disperato bisogno. Ridurre questa vicenda alla possibilità di somministrare o meno bevande alcoliche è riduttivo. Il Salento Fun Park è molto più di un bar, pur facendo della vendita di bevande, alcoliche e non, una della attività di autosostentamento per poter condurre le tante  altre attività che giovani e generosi  volontari pongono in essere da anni. I limiti alla somministrazione degli alcolici li detta la legge, basterà attenersi a quelli se, come abbiamo capito, il divieto tout court può rappresentare un problema. Ci sono strumenti e sedi utili per porre rimedio ai problemi che sono sorti, basta volerlo e abbandonare le asce da guerra. Lo si faccia nell’interesse di tutti.

Francesco Rogoli

Consigliere Comunale e Segretario del PD

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